martedì 26 novembre 2013


"Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi nel cervello, per più tardi servirmene, gli esperti, le architetture, gli usi e le tradizioni. Ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena un uomo che, per amore mio, vagabondò con me. Un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra stavamo insieme! Tutto il resto da tempo l'ho dimenticato. Ricordo, ripeto, soltanto un uomo rude e semplice, che quando partii mi tenne per mano tanto a lungo, con labbra tremanti tristi, silenziose" (Walt Whitman, "Attraversai una volta una città popolosa", versione censurata)

Dedico queste righe agli "omosessuali" (quindi ovviamente anche alle "lesbiche"). In memoria di chi, attraverso tutti questi secoli oscuri, ha dovuto trascinare la propria esistenza fra discriminazioni, privazioni, prevaricazioni ed umiliazioni. In memoria di chi si è ucciso, è stato assassinato oppure è morto ammalandosi di dolore. In memoria di tutte le passioni vissute e consumatesi nell'ombra, nella sofferenza e nella paura, ma anche in memoria di quelle che hanno resistito alle ostilità e che all'ostilità hanno risposto con fierezza, energia e forza, sentimenti che spero con tutto me stesso avvolgano ogni passione di chi adesso è in vita.
A. (2012)

sabato 16 novembre 2013

MARINA TRASFERITA AL CARCERE DI MILANO BOLLATE (Fai girare via email, posta sul tuo social network, sito, blog)

Colpita dalla repressione, condannata a 11 anni e 9 mesi per gli scontri del G8 di Genova 2001, Marina ha bisogno di sostegno. La vita carceraria, come quella di fuori, è molto cara. Se frequenti un gruppo politico, se hai un gruppo musicale, se vivi o solamente frequenti un Centro Sociale o una casa occupata, organizzati per creare un evento benefit a sostegno di Marina. PER INVIARLE LETTERE E CARTOLINE:Marina Cugnaschi, c/o Casa Di Reclusione Di Milano - Bollate, Via Cristina Belgioioso N° 120 - CAP 20157, Milano. CODICE IBAN:IT04U0100501660000000000594 (intestato a Valli Massimiliano).



DICHIARAZIONE DI MARINA PRIMA CHE LA CORTE GENOVESE LA CONDANNASSE - Premetto che in quanto anarchica non riconosco come mio interlocutore l'apparato giudiziario, organo dello Stato la cui unica funzione consiste nell'essenziale protezione delle classi sociali privilegiate e nella difesa della proprietà privata. Quindi, con la seguente dichiarazione, principalmente indirizzata all'esterno di questo edificio, colgo l'occasione per rivolgermi a tutti coloro che possiedono i requisiti per poter comprendere le mie paroleDesidero rivolgermi alle classi subalterne, a coloro che subiscono la condizione alienante di sfruttati e oppressi dall'avanzato e moderno sistema capitalista, sempre più spietato ed escludente. Premetto altresì che nulla ho da chiarire circa la mia condotta, le mie convinzioni e le mie scelte politiche, tanto meno intendo chiedere clemenza ai signori della corteLa natura squisitamente politica di questo procedimento penale impone una netta presa di posizione, alla luce soprattutto degli innumerevoli tentativi da parte della magistratura e della stampa di screditare e spoliticizzare davanti all'opinione pubblica gli imputati di questo processo. Soggetti che loro malgrado sono incappati negli ingranaggi della giustizia borghese e fatti figurare in certi casi come un branco di violenti teppisti, in altri come un'orda di barbari scesi nelle strade di Genova con il preciso intento di devastarla e saccheggiarla. No signori, intanto l'accusa di devastazione e saccheggio la rinvio direttamente al mittente poiché offensiva e poiché non fa parte del mio bagaglio storico politicoLa classe sociale a cui appartengo è colma fino all'orlo di ingiustizie, soprusi e umiliazioni inflitte dai padroni. Ed è proprio nel santuario della democratica inquisizione dove viene sistematicamente perpetuata l'ingiustizia sociale, in cui tengo a precisare e ribadire la mia ferma opposizione ad ogni forma di dominio, all'ineguaglianza sociale, allo sfruttamento. E seppur cosciente che come nemica della vostra classe mi si infliggerà una pena severa poiché portatrice di principi malsani assolutamente in contrasto con l'ordine costituito, vi comunico che personalmente come lavoratrice salariata ho avuto modo di conoscere i veri devastatori e saccheggiatori. Risiedono nei palazzi di lusso o del potere, sono i padroni, i capi di Stato, insomma tutta la classe dirigente di questo sistema infame. Un'esigua percentuale di individui su questa terra che in nome del profitto, del prestigio e del potere assoluto depredano e saccheggiano l'intero pianetaCostringono alla fame ed alla povertà milioni di persone, sia nel sud del mondo che nell'Occidente, sfruttano gli operai sul posto di lavoro fino a renderli schiavi, di conseguenza sono i diretti responsabili delle morti bianche, un vero e proprio stillicidio. Seppelliscono nelle patrie galere tutti coloro i quali sono costretti a vivere ai margini di questa società opulentaCombattono guerre siano esse umanitarie o di conquista poco importa, sterminando intere popolazioni, devastando interi paesi e saccheggiando le loro risorse. E l'elenco potrebbe continuare all'infinito. Contro tutto ciò è necessario lottare, è necessario porre una strenua opposizione alla dittatura capitalista. Per quanto mi riguarda è stato questo il senso delle mobilitazioni di lotta antimperialista e anticapitalista a Genova nel 2001, non tanto perché lo ritenei un evento politico unico nella vita degli sfruttati determinato dalla presenza dei padroni della terra, dai quali elemosinare qualche briciola caduta dai loro sontuosi banchetti; lo feci in continuità con un percorso politico già intrapreso, animato dalla forte esigenza di trasformare radicalmente un modello sociale fondato sulla sopraffazione. Lo stesso motivo che mi spinge tuttora a partecipare a momenti di lotta costruiti dal basso, situazioni meno spettacolari e che meno interessano alle telecamere del potere mediatico, ma sicuramente autentici. A Genova nel 2001 con molta determinazione è stato riaffermato un principio fondamentale, attraverso la riappropriazione di uno spazio urbano negato e reso inaccessibile dall'imponente presenza militare per impedire ogni forma di disapprovazione ai rappresentanti del dominio. Nessuna sentenza potrà riscrivere la storia di quei giorni. Carlo continuerà a vivere tutti i giorni nelle nostre lotte.

martedì 12 novembre 2013




"In quanto esseri umani, noi ci consideriamo più importanti di qualsiasi altra creatura vivente che esiste sulla terra. Prendiamo più di ciò che abbiamo bisogno, viviamo per l'avidità. Milioni di persone nella società moderna sono intrappolate in un purgatorio emozionale e spirituale, illuse dal potere e dalla ricchezza, schiavizzate da alcol e droghe, ipnotizzate dal luccichio superficiale del mondo materiale...Violentiamo la terra in nome del progresso, stiamo in adorazione alla base dell'albero del denaro, distruggiamo le culture, distruggiamo i sogni e distruggiamo la vita. Assaltiamo con fucili ed armi semi-automatiche per proteggerci dalle nostre insicurezze, scorte nucleari e armi laser per mantenere una costante veglia contro "il nemico" mentre i fiumi, gli oceani e le foreste continuano ad essere sacrificati per un insensibile mentalità orientata verso il profitto" Cress

mercoledì 6 novembre 2013

 ANTIPSICHIATRIA 
PARTE SESTA -  http://morirecontro.blogspot.it/2012/03/senza-ragione-documentario.html

"Strattonandomi con forza, mi legarono al letto, ed io mi sentii dilaniare dentro. E quando mi somministrarono altri psicofarmaci, il tutto si ingiganti'. Provai ad estraniarmi da me stesso, ma è inutile chiudere gli occhi quando un camion che viaggia a mille chilometri orari ti investe in pieno e ti fracassa tutte le ossa. L'unica cosa di cui si resta coscienti, in mezzo a quel frastuono di dolore, è il sentire che la vita, goccia dopo goccia di sangue, scivola via dal tuo corpo"

lunedì 4 novembre 2013

GLI ORRORI DELLA NESTLE'
Questo articolo l'ho trovato su "FB" e l'ho rielaborato un pochino per renderlo migliore (ho ad esempio aggiunto la lista dei prodotti, anche se credo sia di qualche anno fa). Rimane comunque poco approfondito e non ho fatto ulteriori ricerche, ma direi che già cosi' in un certo senso può bastare.
A. (2012)
La storia -  Nel 1860 il farmacista tedesco Henri Nestlè (1814 - 1890) sviluppò un alimento per i neonati che non potevano essere nutriti al seno a causa di particolari intolleranze. Il prodotto creato, la "Farine lactèe Henri Nestlè", salvò la vita di un bambino e fu presto venduta in tutto il continente europeo. Nel 1866 fu quindi fondata ufficialmente la Nestlè, destinata col tempo a diventare una delle più conosciute multinazionali del mondo.  Nel 1905, essa si fuse con la Anglo-Swiss condensed milk company, dando il via ad una vertiginosa crescita. Durante la Prima guerra mondiale crebbe la richiesta di prodotti caseari, e la produzione della Nestlé raddoppiò prima della fine del conflitto. Dopo, il mercato caseario tornò a "normalizzarsi" e gran parte dei consumatori tornarono al latte fresco. La Nestlé rispose a questo mutamento di contesto modificando la propria linea aziendale, riducendo il proprio debito e iniziando ad espandersi nel settore della produzione del famosissimo cioccolato. All'inizio della seconda guerra mondiale furono realizzate nuove fabbriche in molti paesi in America latina, e proprio la guerra portò all'invenzione di un nuovo prodotto di enorme successo, il Nescafè, utilizzato in primis dall'esercito americano e poi diffusosi nel mondo. La fine della seconda guerra mondiale fu l'inizio di una fase molto dinamica:la crescita dell'azienda fu accelerata e furono portate a termine numerose acquisizioni. Nel 1947 la Nestlé si fuse con la Maggi, seguirono Crosse & Blackwell (1950), Findus (1963), Libby's (1971) e Stouffer's (1973). Fu inoltre realizzata nel 1974 una "shareholding" con la L'Oreal (la quale sperimenta i suoi prodotti sugli animali), che rese ufficiale l'allargamento degli interessi commerciali, ormai usciti dal guscio alimentare. Nel 1977 l'espansione continuò con l'aquisizione di Alcon laboratories, e nel 1984 si aggiunse anche la compagnia americana Carnation. Con la nascita del "mercato globale" (metà anni '90), avvennero nuove importanti acquisizioni:San pellegrino nel '97, Spiller petfoods nel '98, Chef America, Ralston purina e Dreyer's nel 2002, e, per finire, la Gerber nel 2007.  Fin dagli ultimi anni del settanta, la Nestlé è stata oggetto di numerose critiche che hanno fatto nascere numerosi movimenti di opposizione su vari fronti e in diversi paesi. Il latte - La promozione del latte per neonati nei "paesi in via di sviluppo" avviene attraverso forniture gratuite a strutture ospedaliere, cosa che porta alla morte di circa un milione e mezzo di bambini ogni anno (dati UNICEF, quindi indubbiamente in surrogato), a causa di problematiche legate alla difficoltà di sterilizzazione dell'acqua e dei biberon utilizzati, fatto che comporta un aumento dei rischi di mortalità post-neonatale rispetto all'allattamento naturale. Il cibo transgenico - Nel 2004, in seguito ad una denuncia fatta da una donna cinese che incolpò la multinazionale per l'uso di O.G.M. nei prodotti per l'infanzia, furono trovati organismi geneticamente modificati in un confezione di "Nesquik". Ancor più recentemente, la Nestlè é stata accusata di utilizzare nei suoi prodotti alimentari cereali e derivati manipolati geneticamente.  Lo schiavismo sui più piccoli - Nel 2005 la Nestlè viene denunciata per l'uso di manodopera ridotta in schiavitù. Una testimonianza riportò un traffico di bambini/adolescenti (dal Mali alla Costa d'Avorio) costretti a lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno nelle piantagioni di cacao (dove la stima parla di circa 284.000 minori all'opera), e oltretutto gratuitamente, con cibo in quantità ridotte, poco sonno e ripetute percosse (in quelle zone la multinazionale svizzera è tra le prime compratrici mondiali).
 Alcuni prodotti Nestlè - Caffè e simili:Nescafè, Orzoro, Nesquik, Malto Kneipp.  Biscotti e simili:Dorè, Cheerios.  Pasta e riso:Buitoni, Pezzullo, Curtiriso, Bella Napoli. Surgelati:Surgela, Mare fresco, Valle degli orti.  Gelati: Motta, Alemagna, Antica gelateria del corso, Mc Donald's, Mc Flurry.  Acqua e bevande:Acqua Vera, S. Bernardo, S. Antonio, S. Pellegrino, Perrier, Claudia, Panna, Pejo, Levissima, Lora recoaro, One-O-One, Chinò, Aranciata S. Pellegrino, Acqua Brillante Recoaro, Beltè, Gingerino Recoaro, Nestea, Nestè, San Bitter.  Dolci:Kit-Kat, Galak, Lion, Crunch, Smarties, After eight, Quality street, Toffee, Polo.  Formaggi e latticini:Locatelli (Pizzaiola), Fiorello, Fruttolo, Formaggino Mio.  Cioccolato:Perugina (Cacao, Le ore liete, Baci Perugina), Cioccoblocco, Galak.  "Cibo" per animali:Friskies, Buffet.  Salumi:King.  Brodo:Maggi.  Cosmetici:L'Oreal.  "Varie":Diger Seltz.
BOICOTTALI TUTTI
OH, AMERICA
(Penny Rimbaud & Louise Elliot, spoken word)

...Diversa dal gigante di bronzo dell'antica Grecia, con le gambe conquistatrici a cavallo delle due sponde presso i cancelli bagnati dal mare al tramonto, è posta una gigantesca donna che impugna una torcia, la cui fiamma è lampo imprigionato. Il suo nome è libertà, madre degli esuli...Oh, America (piange lei con labbra silenti). Dammi gli spettri della gente che hai distrutto e il cui paese hai razziato, cosi' che io possa imparare la loro saggezza antica, e mia sia mostrata una strada verso la consolazione. Dammi gli spiriti di chi hai trascinato sin qui in catene attraverso mari oscuri, cosi' che le catene della storia possano essere spezzate ed essi possano riunirsi finalmente con i propri antenati. Dammi una terra che sia libera da vincoli e recinzioni, una terra che non sia profanata dagli artigli stretti della cupidigia e che non sia inaridita dal fuoco delle tue guerre infinite. Un posto che non sia stato portato via con la forza a qualcuno...Dammi una casa semplice che non sia il castello di un ricco e che non sia posta a difesa contro la vita, ma che sia conferma della vita stessa. Dammi un tetto che sia un riparo per l'amore, e non per l'avarizia. Dammi oceani che non siano terreni di caccia, e continenti che non siano campi di massacro. Dammi aria che non sia contaminata dal fumo delle ciminiere del commercio senza freno, dammi acqua che non sia contaminata dalla tua doppiezza melata. Dammi del cibo che sia frutto di lavoro onesto, e non maledizione di schiavitù spregevole. Dammi un letto che sia celebrazione di libero pensare, e non di lascivia senz'ali...Dammi un amore che non sia un surrogato d'amore, che non sia prostituzione. Un amore che non sia distorto dalle rapine di Hollywood. Dammi i tuoi corpi liberi dalla vanità, corpi che non siano silicone né celluloide, corpi che non siano assemblaggio grossolano del bisturi di un chirurgo, corpi che non siano avvolti nel sudario della moda pacchiana. Spogliati dell'obesità di Narciso, cosi' che io possa vederti finalmente nuda ed orgogliosa. Dammi un sogno che non sia il tuo sogno, poiché prima dovrai riscriverlo...Oh! America! Non hai visto? Tra le fiamme alte, le ricchezze sono colate giù in rivoli di miele dolce dalle tue casseforti raccogliendosi in fiumi sui pavimenti di marmo dei tuoi supermercati, a scorrere, lasciandosi dietro impotenti le guardie di sicurezza, disarmate dalla propria confusione, per riversarsi sulle tue strade lastricate d'oro e tizzoni ancora accesi, a travolgere quel teatro di tristezza. Attraverso le secche insidiose degli agenti di borsa cocainomani, di mediatori imbottiti di Prozac e di azionisti accecati dal Valium, tutti a gettarsi a capofitto per spartirsi il guadagno sfruttando l'altrui perdita, pirati senza nave che agitano l'unico occhio rimasto a caccia dell'ultima fortuna...A chi importava da dove proveniva la tempesta? Intanto, sotto le macerie, si lottava per un filo d'aria e nei sotterranei nessuno, se non le vittime...Eccoli lucenti e gonfi a passeggio sui marciapiedi, a indirizzare sguardi dolci e vuoti a manichini di plastica con addosso il vestito buono, impellicciati di animismo svuotato, a scambiarsi sorrisi sintetici e vacui. Chissà chi sarà l'ultimo a ridere...Nessuno sapeva chi o cosa, a nessuno importava:erano "problemi d'altri"...Soffocando tra la nebbia di falsità che ha accecato tutto e tutti come la polvere ed il fumo, eppure con la sensazione profonda di essere complici del massacro. I grassi padroni delle multinazionali furono aiutati ad alzarsi dai sedili in pelle appiccicosi delle loro limousine super allungate e condotti ai propri uffici privati, alle proprie attività legali. Eccoli a fumare sigari come le più grosse fantasie falliche*, e a gocciare saliva su menù specialissimi per nutrire la propria dispepsia...Ed eccoli poi a ruttare e vomitare, i campioni dell'usura, speculando sul saliscendi del solco dei seni delle loro accompagnatrici e sugli investimenti solidi come roccia appesi ai loro colli. Oh, si:i diamanti sono i peggiori nemici d'ogni razza e i migliori amici d'ogni moglie. Sono le manette che stringono i polsi dei poveri disperati costretti a strapparli dalle viscere della terra...Saziati sino all'eccesso, ossessionati da quell'oro liquido che ora minaccia di soffocare persino la loro innata ignoranza, i padroni strinsero le chiappe grasse e spinsero avanti le loro mani di porco verso la carne imbellettata della accompagnatrici ormai stanche, a cercare di succhiare quel sangue vitale che nella propria decadenza raggrinzita non hanno mai conosciuto. E nella delusione di questo inferno edonistico si accesero le luci al neon e s'alzò un urlo sguaiato dai cartelloni pubblicitari posti sopra alle bare. Il messaggio era sempre lo stesso:"Chi non è con noi è contro di noi...Consumate, quindi!"...E nella loro impotenza autoimposta, le folle furono felici di obbedire. Il vecchio mondo frettolosamente gettato fra i rifiuti, ed il nuovo avvolto in carta regalo...Omaggi da due soldi, ninnoli e spazzatura:le bombe a grappolo del consumismo. I soldi sono passati per mani diverse, ma sono sempre andati a finire nelle tasche di sempre...Amici o nemici? A chi importa davvero? Si vive solamente una volta, cosi' è, e basta...La sostanza del discorso è semplice:questa era ancora la capitale del capitalismo post-moderno, il suo centro, cuore ed anima. Non si poteva fare e altro che andare più a fondo, nel ventre della bestia. Non pensare:compera. Non fermarti:spendi i tuoi soldi. Da a te stesso una prova della tua esistenza, consuma o sarai distrutto...Ciao bambino**, Addio***...Oh, America. Dammi i valori liberi dalla tua psicosi di stella filante, liberi dal tuo blaterare sciovinista, liberi dalla tua missione terribile, dalla tua giustizia che non sia ripicca ardente della tua vendetta...Dammi speranza dove ora c'è solamente disperazione, dammi un futuro che non sia la tua odiosa crociata. Dammi una faccia ora che l'impersonalità è personalitàdammi una musica che sappia nutrire l'anima invece che depredarla. Dammi un tempo che non si misuri con il castigo dei tuoi dollari sporchi, dammi l'onestà della ragione e del rispetto, e non la tua fuga comoda del razionalismo superficiale...Dammi tutti coloro che hanno cantato sinceramente le tue lodi, e che ora tu profani. Whitman, Steinbeck, Ginsberg, Pollock e Rothko, Ayler e Coltrane. Possano essi cantare ancora dell' "amore supremo"****. Dammi i tuoi filosofi, cosi' che possiamo volare alti sul nido del cuculo della tua pazzia...Dammi i pazzi, gli sbandati, le puttane e gli sballati che ora disprezzi, e dammi tutti quelli che sono stanchi. Dammi i tuoi poveri, le folle raccolte che aspirano alla libertà ma dammi anche tutti quelli che, in ogni angolo del pianeta, hai reso schiavi della tua misera moralità e della tua potenza militare, e noi aspetteremo. Dammi tutti quelli che sono rimasti senza una casa e noi uniremo le nostre lotte lontani da te poiché, mentre attendo la tua guarigione, non posso offrire a nessuno di questi una casa...
(Penny Rimbaud, Aprile/Maggio 2002)

*Nel testo originale le due "elle" della parola "Phallic" sono sostituite dalla fotografia delle Twin Towers.
**In italiano, nel testo. ***Nel testo originale "Buy buy" (compra, compra) è un assonanza con "Bye bye".
**** A love supreme (John Coltrane, Lp 1965)