domenica 29 settembre 2013

GRECIA:la mattina di Sabato 28 Settembre è stato rioccupato lo squat Orfanotrofio che era stato evacuato nel quartiere di Toumba, a Salonicco. Poco dopo è stato rilasciato un comunicato collettivo, e dal tetto dell’edificio è stato dispiegato uno striscione con la scritta “RIOCCUPAZIONE”. Nel frattempo, i solidali in strada sono stati circondati dalla polizia. L’occupazione è stata infine sgomberata a mezzogiorno. Tutti gli occupanti sono stati arrestati cantando “La passione per la libertà è più forte di tutte le prigioni”.

sabato 28 settembre 2013

SABATO 5 OTTOBRE
"GREEK INFO NIGHT AND RADICAL POETRY ON TOUR"

Il collettivo di poesia "Persona Non Grata" sta viaggiando dalla Germania alla Grecia condividendo:una serata di informazioni sull’organizzazione dal basso delle comunità, l’ascesa di Alba Dorata e gli sgomberi degli squat in Grecia // Discussione su strategie e tattiche // Poesie contro confini, oppressione e autorità.


VILLA VEGAN SQUAT
Via Litta Modignani 66, Milano
RESOCONTO DEL 9° INCONTRO DI LIBERAZIONE ANIMALE

Il gruppo organizzatore, liberamente formato da individui e gruppi che hanno deciso di prendersi cura dell’iniziativa (l’invito a partecipare a questa fase progettuale era stato divulgato a pressochè tutte le realtà antispeciste italiane), ha pensato di sviluppare questo importante momento di confronto collettivo più sull’approfondimento di alcuni “nodi” pratici e teorici che su questioni prevalentemente pragmatiche che hanno contraddistinto le edizioni precedenti. Il programma della tre giorni, che nel flyer già proponeva le tracce-riassunto di quelle che sono state le appassionate discussioni, è stato progettato per dare modo ai partecipanti di analizzare il senso di alcune parole-chiave (abolizionismo, liberazionismo, rifugi, privilegio, controllo, politicità, violenza/non-violenza, tecnologia, solidarietà, azione diretta, liberazione animale…) su cui spesso non c’è confronto nè chiarezza e che spesso segnano e condizionano profondamente le diverse pratiche del nostro rapportarci alla questione animale e a tutte la altre lotte di liberazione. Durante i due giorni di serrate discussioni (forse in futuro occorrerà lasciare più tempo libero tra un tema e l’altro), a cui hanno partecipato complessivamente circa 200 persone, si sono visti volti nuovi (sia tra i relatori che tra i partecipanti) e ci sono stati molti attivisti che hanno preso la parola; segno, questo, di un clima accogliente e di orizzontalità del dibattito (oltre che dell’interesse degli argomenti trattati) che hanno favorito il dialogo e il confronto. La ricchezza e la novità delle riflessioni emerse daranno vita nei prossimi mesi ad un opuscolo cartaceo che raccoglierà i vari interventi dei partecipanti. L’intenzione degli organizzatori è quella di presentare e diffondere l’opuscolo (dopo aver sbobinato tutte le discussioni e averne fatto un riassunto puntuale) in occasione di un prossimo incontro invernale che avrà lo scopo di riprendere il filo dei pensieri e delle discussioni fatte fin qua, valutare criticamente i risultati del lavoro svolto finora, cercare di coinvolgere più persone possibili nella progettazione del 10° incontro previsto per la prossima estate. Crediamo che, anche nelle differenze di percorsi, nelle diverse modalità con cui si progetta il proprio attivismo, nelle diverse sensibilità, o proprio grazie a queste differenze, sia auspicabile (e possibile) un confronto schietto e diretto tra le varie componenti della “galassia antispecista”. Chi ha partecipato si è potuto soffermare a riflettere e a spiegare agli altri il suo punto di vista su questioni che troppo spesso diamo per scontate o che abbiamo archiviato nella nostra mente in maniera approssimativa e/o definitiva, pressati troppo spesso dalla necessità di agire con urgenza e di trasformare immediatamente le idee in prassi. A volte occorre anche prendere la prassi e trasformarla in idee, analizzando, approfondendo, criticando, per poi trasformarla in una prassi migliore, meglio diretta o più efficaceSe è vero che uno dei limiti di questo incontro è stata la mancanza di uno spazio su cui confrontarsi per una fase operativa (le approfondite analisi non sono sbocciate in progetti concreti anche perchè non era previsto uno spazio temporale in cui questo potesse avvenire) è anche vero che ci vuole sempre un po’ di tempo per sedimentare i pensieri e le suggestioni che davvero speriamo siano nate in ognuno di noi durante l’incontro. Se in alcune circostanze, e su temi spinosi, il confronto e la critica sono stati caratterizzati da momenti di tensione e di disagio, crediamo che davvero tutti abbiano sempre cercato di riflettere con sincerità e onestà, tentando di prescindere da rancori personali o idiosincrasie tra gruppi che creano, da differenze effettive più o meno marcate e rilevanti, insormontabili ostacoli di comunicazione. Ci auguriamo che le persone e soprattutto i gruppi che non hanno partecipato o hanno deciso di non partecipare all’incontro (per impedimenti occasionali o per motivazioni ideali che purtroppo non sono state espresse e sono rimaste oscure allo stesso gruppo organizzatore) decideranno di partecipare ai prossimi appuntamenti per poter arricchire con le loro esperienze, progetti e idee il frastagliato movimento di liberazione animale. Vorremmo ringraziare i 4 fantastici cuochi che hanno dedicato il loro tempo a sfamarci e il presidio NO TAV di Venaus che ci ha ospitati mettendo a disposizione le strutture e il campeggio. I soldi raccolti attraverso il contributo per i pasti (circa 700 euro) sono stati devoluti, come già deciso prima dell’incontro, al movimento NO TAV per le spese legali degli attivistiPer continuare nel percorso intrapreso e non relegare l’incontro all’interno di una parentesi, invitiamo chiunque abbia voglia a partecipare alla riunione aperta che si terrà domenica 10 Novembre per ragionare assieme su quanto affrontato alla 3 giorni, proseguire con le riflessioni, condividere proposte pratiche.

DOMENICA 10 NOVEMBRE, ORE 11:00
Spazio Libertario “Sole e Baleno” - Cesena
(http://spazio-solebaleno.noblogs.org)

domenica 22 settembre 2013

 LIBERAZIONE ANIMALE:OPUSCOLO "S.H.A.C. HA FATTO LA STORIA" 


Dalla considerazione che il supporto per i /le prigionieri/e ha iniziato lentamente a divenire un aspetto di secondo piano nell’attuale movimento di liberazione animale è nato il progetto "Shac ha fatto storia - Shac made history”. Questo opuscolo, scritto sia in italiano che in inglese, è stato redatto da  alcune persone che, in momenti e tempi diversi, hanno fatto parte della campagna S.H.A.C. e che sentivano il bisogno di esprimere concretamente solidarietà a coloro che nel corso degli anni sono stati /e colpite dalla repressione a causa della loro determinazione nel lottare contro l’industria della vivisezione. La campagna S.H.A.C. Stop Huntingdon Animal Cruelty, con i suoi punti di forza e i suoi limiti, ha segnato il movimento di liberazione animale internazionale ed è stata senza dubbio, con la sua lunga storia, la campagna che ha maggiormente subito l’attacco delle forze repressive. Ma nonostante i moltissimi individui che nel corso degli anni si sono impegnati nella lotta per la chiusura di Huntingdon in tutto il mondo, la repressione ha colpito solo alcuni/e. L’autorità, a braccetto con gli sfruttatori di animali, ha reagito arrestando, processando, mettendo sotto sorveglianza chi ha lottato per la chiusura di Huntingdon Life Sciences, il più grande laboratorio di vivisezione d’Europa. Queste persone, che hanno pagato e stanno pagando la forza di questa campagna, necessitano tutto il nostro possibile supporto e sostegno. Gli individui che hanno perso anni della loro vita a causa di questo sistema oppressivo, e che le autorità stanno cercando di isolare dal movimento in ogni modo possibile con severe condizioni di libertà vigilata e dure restrizioni nella loro vita privata ed attività politica, non devono essere lasciati/e soli/e. Convinte/i che la forza di un movimento si misuri dalla capacità di supportare chi viene colpita/o dalla repressione, questo testo vuole essere un contributo a riflettere sulla nostra storia, per la crescita del movimento per la liberazione animale.

 La solidarietà è un’arma, usiamola! 

 Per la liberazione animale, umana e della terra. 


Versione on-line dell’opuscolo:www.shacmadehistory.noblogs.org
Contatti:shacmadehistory@inventati.org

lunedì 16 settembre 2013

CONTRO L'INDUSTRIA FARMACEUTICA!
AUTOPRODUCI LE TUE MEDICINE NATURALMENTE

L’uomo fin dai tempi remoti ha studiato le erbe e le cure naturali, scoprendo importanti proprietà terapeutiche, oltre che nutrizionali. Nell’età moderna, però, l’uso della medicina naturale è diminuita a causa del progresso capitalistico e tecnologico, portando ad un incremento dei lavori scientifici nel campo della chimica e, di conseguenza, dell’industria farmaceutica. E’ innegabile che la maggior parte di ciò che esiste nel regno vegetale è superiore rispetto alle “droghe” usate in medicina. Naturalmente, sarei sciocca e se non riconoscessi la “bontà” di alcuni farmaci e la loro utilità. Gli studi farmaceutici danno anche ottimi risultati, contribuendo a curare malattie particolari e a migliorare le condizioni di salute di milioni di persone. Ciò non toglie, tuttavia, che i “signori in camicia” siano privi di scrupoli e usano strategie che mirano ad una società sempre più malata e dipendente dai farmaci. Perché ciò avvenga si finge di curare i pazienti e si creano nuovi malati: ci si limita a rimuovere i sintomi e si creano nuove malattie o la coscienza di esse per produrre e vendere farmaci. Come sosteneva Proust “sembra che la natura sia in grado di darci solo malattie piuttosto brevi, la medicina ha inventato l’arte di prolungarle”. Creare la dipendenza da farmaco è l’impegno costante in cui le industrie farmaceutiche si mostrano eccellenti. La fiducia che gli affida il cliente garantisce loro la continuità di guadagno alle casse dei farmacisti, dei medici e delle case farmaceutiche, le quali gestiscono questo traffico con la stessa disinvoltura con cui il protagonista di “Blow” gestiva il racket della malavita negli Stati Uniti. Le ditte finanziano la maggior parte delle ricerche cliniche sui farmaci da prescrizione e ne alterano i risultati in modo da far sembrare il trattamento in studio migliore e più sicuro. Le ditte sponsor sono strettamente coinvolte in tutti gli aspetti della ricerca: spesso disegnano gli studi, effettuano le analisi, scrivono i manoscritti, decidono se, quando e in che forma pubblicare i risultati. Insomma, sono una pessima cliente delle industrie farmaceutiche, che considero responsabili di molte malattie umane, provocate da quegli stessi medicinali che dovrebbero curare e invece creano dannosi scompensi psico-fisici e dipendenza...Quasi tutte le malattie, che siano lievi o gravi, possono curarsi con medicine naturali a costi veramente bassi e senza effetti collaterali (senza contare che possiamo auto produrle a casa nostra).
PREMESSA:Perché pare a molti che l’efficacia di prodotti fitologici o erboristici sia sempre inferiore a quella dei farmaci? In effetti esistono molti motivi per cui un prodotto fitologico (come anche un farmaco) potrebbe “funzionare”: una diagnosi scorretta, una resistenza psichica, un’assunzione delle erbe in modo inadatto, l’assunzione di sostanze che contrastano l’azione della cure. Insomma, dipende tutto da te! Dopo questa introduzione, cerco di elencare i metodi che utilizzo più spesso per curarmi dalle malattie quotidiane e che sono più semplici da mettere in pratica.

Per la febbre:applicare l’acqua fredda sul corpo (liberandoci dal calore eccessivo corporeo), con una salvietta di cotone strizzata, dalla testa ai piedi; Evitare cibi troppo conditi e pesanti e abbondare con quelli ricchi di acqua; Ottimi i cibi ricchi di beta-carotene (anguria, frutti di bosco, carote, lattuga), vitamina C (agrumi e kiwi), vitamina E (cereali, frutta secca e ortaggi) e vitamina A (peperoncino rosso, prezzemolo, spinaci,zucca, broccoli); Contro la febbre sono molto efficaci olii essenziali come quello di origano, lavanda e ginepro; Le tisane sono la cura fondamentale. Basta lasciare 2 foglie di menta in un bicchiere di acqua calda. Dopo 10 minuti bere l’infuso…ripetere l’operazione per circa 2 o 3 volte al giorno. Lo stesso procedimento può essere fatto con le foglie di cipresso o con il timo; Applicare http://www.my-personaltrainer.it/benessere/impacchi.html” impacchi  rinfrescanti per favorire la perdita di calore dal corpo. Per il mal di pancia:una borsa dell’acqua calda da applicare sulla zona dolorante o un bagno caldo possono alleviare il dolore; Restare stesi a letto è un ottimo modo per rilassare l’organismo e il sistema nervoso; Bere tisane o infusi molto caldi aiuta a rilassare la muscolatura; in mancanze di erbe idonee, si può anche bere della semplice acqua bollente zuccherata; Gli antiacidi disponibili in erboristeria, sono ottimi rimedi per il dolore da gastrite o rigurgito; Mangiare riso in bianco (senza l’aggiunta di condimenti) aiuta ad assorbire i fluidi in eccesso e ad alleviare il disturbo; Anche l’assunzione dei semi di finocchio cura il mal di pancia. Le loro proprietà digestive danno un immediato sollievo. Da assumere come infuso una mezz’ora dopo i pasti. Emicrania e/o mal di testa:fare degli impacchi con foglie di cavolo o cipolla o rafano da applicare sulla nuca per almeno una mezz’oretta; Tagliate ed applicate sulle tempie delle fette di limone o di patata tenendole ferme con un fazzoletto di cotone legato intorno alla testa; se avete a disposizione degli olii essenziali di lavanda o menta frizionate delicatamente le tempie e la fronte; Camomilla e valeriana se bevute sotto forma di una calda tisana rilassante possono aiutarvi a distendervi e a sentirvi meglio. Per la diarrea:La zuppa di carote combatte la disidratazione  e rifornisce il corpo di sodio, potassio, fosforo, calcio e magnesio. Mettete le carote in 150 ml d’acqua finché le carote sono morbide; Lo zenzero fresco o secco aiuta la digestione e stimola il tratto intestinale; Un cucchiaino da tè di menta fresca con un cucchiaino di miele e di succo di lime per tre volte al giorno.

VIVIAMO IN UNA SOCIETA’ PROGRAMMATA PER FARCI AMMALARE.
SE VOGLIAMO STARE BENE DOBBIAMO INIZIARE A PENSARE
E AD AGIRE AUTONOMAMENTE PER LA NOSTRA SALUTE.
LA NOSTRA MALATTIA E’ IL LORO PROFITTO.