COMUNICATO SULLO
SGOMBERO DEL TELOS (SARONNO)
SUL PERCHE' - Diciamolo
subito e chiaramente:che uno spazio occupato e non chiuso su se
stesso ma rivolto in fuori, deciso a mettere i bastoni tra le ruote a
chi aspira alla città dormitorio, alla città movida etc sia stato
sgomberato non è certamente qualcosa di cui scandalizzarsi. Se ci
scandalizziamo è per la mole di solidarietà arrivataci in faccia in
nemmeno un giorno dallo sgombero. Il motivo dello sgombero è di
ordine pubblico:la proprietà non sa che farsene dello stabile, non
ha progetti se non fumosi ed ipotetici siti commerciali, strade e
idee varie ed eventuali. E anche qui a ben vedere abbiamo poco di cui
scandalizzarci. Non perchè, come vorrebbe far credere certa
propaganda politica e sbirresca, siamo un pericolo per i saronnesi,
ma perchè siamo pericolosi per l'ordine di Lorsignori:per l'ordine
di chi in una città possiede numerosi edifici sfitti in attesa della
prima possibilità di specularci sopra, per l'ordine di chi vieta di
fare qualsiasi cosa per le strade, per l'ordine di chi dietro le
proprie scrivanie e dentro la propria giacca crede di poter giocare
con le vite e con gli spazi altrui, per l'ordine di chi crede che il
mondo intero debba appartenere a qualcuno che poi decida che farsene,
per l'ordine dei Carabinieri e della Polizia, servi infimi e
difensori di questo disgustoso stato di cose. E' stato lo stesso
capitano dei Carabinieri di Saronno a richiedere alla Questura di
Varese lo sgombero, perchè - a detta sua - Saronno per colpa dei
temutissimi Telos che facevano il bello e il cattivo tempo era
diventata ormai una città ingestibile e ingovernabile. Riassumiamo:lo sgombero l'hanno voluto gli sbirri perchè gli davamo fastidio. I
politici, con i loro inciuci con i questurini, una volta saputo
dell'imminente sgombero del Telos hanno giocato d'anticipo giocando
al linciaggio mediatico, sicuri poi di avere avuto l'occhio lungo
dato che la data dello sgombero era già stata decisa. E così è
stato. SUL COME - Gli
ultimi sgomberi avvenuti a Saronno hanno segnato un deciso cambio di
passo della repressione, che una volta compresa la propria goffaggine
e la propria lentezza (vedi gli sgomberi durati ore o giorni degli
ultimi anni con resistenze sul tetto) ha cambiato strategia. Lo
sgombero non è più un'operazione plateale e di forza, ormai lo
sgombero è più un sotterfugio e un inganno. Non sono arrivati con
10 camionette armati di attrezzi, trance, scale etc. Sono arrivati
con una o due camionette, una quarantina di Digos e pattume vario e
con un escamotage sono riusciti ad entrare al Telos. L'escamotage ci
teniamo a raccontarlo per condividere questa esperienza con quante
più persone possibili:attorno alle 4.30 alcuni degli abitanti del
Telos vedono fuori dalle finestre delle luci strane con un rumore di
fuoco d'artificio, qualcuno esce dalla finestra barricata che dava
sul terrazzo per vedere cosa stesse succedendo e subito viene
braccato da una ventina di digos che aspettavano nascosti nell'ombra,
che entrano immediatamente, prendono a calci il cane e bloccano tutti
gli abitanti che tuttavia riescono a far partire una chiamata. Gli
sbirri speravano di esser riusciti a sgomberare il Telos senza che i
compagni fuori lo scoprissero, gli è andata male, un petardo
roboante glielo ricorda pochi istanti dopo il loro ingresso. Fuori
dal Telos attorno alle 5.15 arrivano alcuni compagni che cercano di
avvicinarsi per capire come sta chi si trova dentro. Subito vengono
aggrediti, alcuni rincorsi, dalla sbirraglia. Un compagno viene
fermato e semplicemente minacciato e accompagnato in auto
all'ingresso dell'autostrada dove viene fatto scendere. La mattinata
passa poi in relativa calma, i principali obiettivi sono portare
fuori più materiale possibile e riavere tra noi i 7 fermati. Al
mercato cittadino intanto un piccolo corteo fa sapere ai presenti
quanto sta accadendo, anche gli automobilisti ingorgati nel traffico
vengono avvisati degli avvenimenti. Nel tardo pomeriggio un primo
presidio di risposta si trasforma in un corteo selvaggio e pieno di
sentimento. Gli sbirri provocano e vengono tenuti al loro posto:dietro di noi. Cori e boati rompono il silenzio, il Telos è in
movimento. A fine corteo ci salutiamo, c'è da pensare ai prossimi
giorni che saranno pieni di iniziative. E POI? - Hanno
sgomberato uno stabile che ospitava il Telos, ma il Telos non lo
hanno minimamente scalfito. Semplicemente ci si adatta alla nuova
situazione. Tutto ciò che avevamo in mente di fare al Telos lo
faremo in altri posti di Saronno. Giovedì sera un cineforum in
Piazza del mercato, venerdì sera una cena in Via Don Monza, sabato
c'è una taz dal pomeriggio alla sera. Il
Telos erano i rapporti e le situazioni create insieme, non ci siamo
mai sentiti i detentori di alcunchè, questo significa che chiunque
abbia avuto e abbia a cuore il Telos si senta in qualche modo tirato
in causa, che cerchi un modo per portare avanti le sue lotte e la sua
presenza in città. E poi? E poi il resto ve lo diciamo a voce, è
una sorpresa, soprattutto - speriamo! per gli sbirri.
TeLOS
in movimento, 12/09
(Il
27 Settembre organizzeremo un corteo a Saronno)