martedì 29 settembre 2015

"CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE": DUE GIORNATE DI DIBATTITO APERTO SULL'ATTUALITA' PSICHIATRICA ITALIANA, FRA VECCHIE E NUOVE FORME DI MANICOMIO




SAB. 3 OTTOBRE - Intervengono: Collettivo Antipsichiatrico A. ARTAUD (Pisa), sulla chiusura dei manicomi criminali e l'istituzione delle R.E.M.S. (residenze esecuzione misure sicurezza). Piero Cipriano (psichiatra presso un SPDC di Roma e autore de "Il manicomio chimico" - Ed. Eleuthera). (Dalle 18:00) Cena benefit UndergroundDOM. 4 OTTOBRE - Concerto (unplugged) con i Kalashnikov collective. (Dalle 17:00) Aperitivo; proiezione di filmati e contributi a tema.

SPAZIO ANARCHICO UNDERGROUND
@Kascina Autogestita Popolare
(Via Ponchia n. 8, zona Monterosso, Bergamo)

Per arrivare: con i mezzi prendere il bus n. 6 in direzione San Colombano, oppure il n. 3 fino al capolinea (Ostello). Se vieni in macchina parcheggia Via L. Da vinci e fai la salita a piedi; quando entri ed esci dalla Kascina evita schiamazzi e cazzateRispetta te stesso, il posto ed il quartiere nel quale viviamo.

domenica 27 settembre 2015

MILANO
COMUNICATO NUOVA OCCUPAZIONE BRANCALEONE

MARTEDI' SERA - Casa ridotta in macerie, le nostre masserizie spezzate e accumulate sui camion della monnezza. Le porte, i cessi, le finestre, le scale: tutto distrutto. Un monumento alla ferocia di chi ci vorrebbe schiave del lavoro salariato. O forse, più semplicemente, ci invidia al punto da voler nascondere ai propri occhi come sia possibile vivere ogni giorno la tensione della libertà. O ancora più semplicemente poveri stronzi, uomini piccoli piccoli, che ubbidendo a ciechi ordini burocratici cercano di uccidere la vita, di seppellirla tra le macerieTutto sommato chissenefrega, hanno distrutto degli oggetti, nulla possono contro i nostri desideriUna cena da amiche, una sbronza e un'accoglienza che difficilmente dimenticheremo ci ristorano da una lunga giornata. MERCOLEDI' è il tempo dell'amarezza e delle assemblee, ci si chiede come abbiamo potuto lasciarci sgomberare così rapidamente, come costruire difese migliori, quali risposte avremmo voluto dare e non siamo riusciti ad organizzare, ma già serpeggia una nuova determinazione: senza casa non ci stiamo! GIOVEDI' fervono i preparativi, le corse a recuperare gli attrezzi che la sbirraglia ci ha rubato, gli ultimi fugaci sopralluoghi, gli incontri con le complici si susseguono frenetici. L'ora dell'amarezza è passata ed è già tempo di un nuovo assalto. Oggi, venerdì, brancaleone con il suo strampalato seguito ha di nuovo casa in Via Bruni 9. Quanto spreco per la sbirraglia, quanti uomini e quanti mezzi mobilitati per farci perdere così pochi giorni e quale amara sorpresa sarà per loro scoprire come questa piccola disavventura ci ha reso più unite e determinate nel nostro sogno di rivolta. DOMENICA, dalle 14.00, un piccolo concerto jazz per presentarvi la corte che resiste alla Bovisa della gentrificazione, degli speculatori e dell'università-fabbrica. E poi, ci vediamo MARTEDI' 29 alle 13,30 al Politecnico di Bovisa (Via Durando 10) per un presidio contro il nanoforum, e dalle ore 19,30 a Casa Brancaleone per parlare di nanotecnologie e delle nuove strategie del dominio. Durante la serata sarà proiettato il documentario «rfid, la police totale» e seguiranno aggiornamenti sul processo a Billy, Costa e Silvia. Portatevi la sedia da casa!

UN ABBRACCIO CALOROSO A TUTTE COLORO CHE IN QUESTI GIORNI DI RITROVATO NOMADISMO CI HANNO ACCOLTE A RIFOCILLATE

giovedì 24 settembre 2015

SGOMBERATA CASA BRANCA LEONE


22 SETTEMBRE - Sgomberata questa mattina all’alba Casa Brancaleone, una villetta abbandonata da lungo tempo ed occupata da appartenenti all’area anarchica poco più di un anno fa in Via Casella, a Milano, nel quartiere Quarto Oggiaro, per "…organizzarci per affrontare collettivamente quei problemi legati alla sopravvivenza quotidiana nella giungla urbana, e per cercare in tutti i modi di soddisfare i nostri bisogni primari e i nostri desideri individuali"come scrivevano nel loro primo comunicato. Al momento dell’intervento contro gli occupanti, circa una decina di persone, la polizia ha sparato lacrimogeni dentro la villetta. Tre di loro sono riusciti a salire sul tetto, mentre gli altri si trovano in stato di fermo e rischiano di essere portati in questura. La polizia ha blindato l’area, con i solidali tenuti a notevole distanza, e sta procedendo anche al sequestro di tutti i materiali presenti all’interno.


AGGIORNAMENTO - I tre saliti sul tetto sono scesi nel pomeriggio; la polizia, negando nelle sue veline per i pennivendoli l'uso di lacrimogeni, ha denunciato i fermati all'interno dello spazio per occupazione e resistenza a pubblico ufficiale.

venerdì 18 settembre 2015

(VIa Giovanni Lanza del Vasco n. 1)
Parco Giacinto Dalla Chiesa, Collegno (To)


Il Mezcal Squat è una casa illegalmente occupata. L’edificio, che faceva parte dell’ex Ospedale psichiatrico di Collegno, è stato occupato il 4 Agosto del 2006 da un gruppo di persone di ispirazione anarchica che aveva maturato la sua pratica di Autogestione negli squat torinesi e che approda al Manicomio dopo altre precedenti occupazioni. In opposizione alla società moderna, che ogni giorno di più rivela il fallimento del sistema politico basato sulla democrazia, schiacciando uomini e donne tra la schiavitù del denaro e le illusioni di Televisione e Internet, l’obiettivo dell’occupazione è quello di creare uno spazio libero dove chiunque possa sperimentare un modo diverso di vivere da quello a cui siamo costretti ogni giorno, dove informazioni e idee possano circolare e diffondersi liberamente. Dopo un lungo lavoro, che ha coinvolto innumerevoli persone, le stanze abbandonate all’immondizia della struttura manicomiale sono diventate ambienti creativi liberi di nuovo usufruibili da chiunque abbia volontà o idee. All’interno dello Squat non vengono richiesti soldi. Il Mezcal non è una attività commerciale ma è il frutto delle idee e dei desideri di tutte le persone che lo fanno vivere. Ogni Attività è basata sulla condivisione: ognuno, a seconda del tipo di iniziativa, porta qualcosa per condividerlo insieme agli altri. Questo tipo di pratica viene chiamata “Bellavita“, un nome che ricorre spesso nei volantini del Mezcal e di altre case occupate torinesi. Laboratori e iniziative vengono organizzati in modo orizzontale tra chi è interessato a parteciparvi. Non ci sono capi o direttori. Questo è uno dei significati dell’oscura parola “Autogestione“: ognuno ha responsabilità di ciò che succede e di ciò che viene utilizzato. Il Mezcal non offre servizi di nessun genere. Non ci sono piccoli biglietti da pagare ma grandi responsabilità da acquisire.





 MILANO - MARTEDI' 29 SETTEMBRE, DALLE 13:30 ALLE 15:00, PRESIDIO CONTRO IL NANOFORUM AL POLITECNICO BOVISA (VIA G. DURANDO N. 10) 

Al politecnico Bovisa di Milano dal 29 Settembre al 2 Ottobre si svolgerà il Nanoforum, un incontro per addetti del settore,‭ ‬ma non solo,‭ ‬dove vengono presentati i risultati della ricerca‭ ‬in nanotecnologie e dove tali ricerche ottengono‭ ‬l'approvazione ed eventualmente il finanziamento degli investitori.‭ ‬E‭' ‬necessario protestare di fronte ai responsabili diretti di ciò che sta accadendo,‭ ‬è necessario cercare di fermare e ostacolare l'influenza che hanno sia a livello di opinione pubblica sia a livello di potere,‭ ‬politico ed economico,‭ ‬sulle nostre società.‭


‬LA LEPRE. PER LA LIBERAZIONE ANIMALE, UMANA E DELLA TERRA.
 SABATO 26 SETTEMBRE, ROVERETO. 
 CONCERTO HC BENEFIT PER I DETENUTI 
 (RITROVO DALLE 18:00 AI GIARDINI PERLASCA) 

venerdì 11 settembre 2015

E' USCITO IL PRIMO NUMERO DI TILIKUM

Bollettino del gruppo "La Lepre!". Il bollettino girerà soprattutto in forma cartacea, ma mettiamo a disposizione anche una versione pdf già impaginata per la stampa. Per scaricarla, clicca qui.

"Il bollettino che avete tra le mani vuole essere una nuova pubblicazione aperiodica di approfondimento e analisi sulle lotte di liberazione animale, umana e della terra. E’ realizzato da varie individualità del gruppo La Lepre, attivo a Milano dalla fine del 2012 sia con proteste in strada per contrastare lo sfruttamento animale e della terra (su tematiche come vivisezione, pellicce, biotecnologie, nanotecnologie, ecc.) sia organizzando presentazioni, proiezioni di video e dibattiti per stimolare un confronto diretto tra le persone attive in queste lotte e con quelle che vi si stanno avvicinando per la prima volta. Il collettivo La Lepre è composto da persone provenienti da percorsi di lotta diversificati: lotte di liberazione animale, ecologiste, anarchiche, antifasciste, anticapitaliste, antirazziste, queer/trans/femministe, anticarcerarie e di supporto ai/lle prigionierx. Questo si riflette nel nostro modo di portare avanti le lotte di liberazione animale e della terra, che riteniamo inscindibili da una lotta più ampia contro ogni forma di autorità e dominio, che comprende anche la liberazione umana. Adottiamo quindi un approccio intersezionale che cerchi di mettere in luce le connessioni tra lo sfruttamento nei confronti degli animali e le altre forme di oppressione come la devastazione degli ecosistemi, il razzismo, il sessismo, l’omofobia, le differenze di classe, ecc. tenendo sempre ben presente il contesto sociale in cui ci troviamo, e le dinamiche di potere che entrano in gioco (Stato, capitalismo, organi repressivi…). Vogliamo ribadire quella che per noi è l’importanza dell’azione diretta e di una metodologia che non preveda compromessi né alleanze di alcun tipo con le istituzioni o con i media, che sono tra i principali responsabili della nostra oppressione. Siamo inoltre critiche/i verso la tecnologia, e non crediamo che mezzi come i social network possano essere di beneficio al rafforzamento delle nostre lotte, ma anzi servano ad incrementare ancora di più l’alienazione e l’apatia già abbastanza diffuse nella moderna società industriale di massa. Ecco perché lanciamo il progetto di una pubblicazione cartacea, un formato più idoneo alla diffusione diretta e non mediata da internet, e che meglio predispone a una lettura rilassata che apre alla riflessione. Non ci dilunghiamo oltre perché crediamo che le nostre idee e riflessioni emergeranno spontaneamente negli articoli e negli argomenti che di volta in volta decideremo di andare ad approfondire. Ci teniamo a sottolineare come ogni articolo sia scritto da una o due persone al massimo e quindi rifletta soltanto le idee e la visione del suo autore o della sua autrice. Pur condividendo tra di noi molte basi di affinità, siamo individui differenti e ovviamente ognunx mantiene la sua specifica visione. Altri testi, invece, sono traduzioni di cui si possono condividere o meno tutti i contenuti, ma che riteniamo riflessioni interessanti"


DEDICHIAMO QUESTO NUMERO E QUELLI FUTURI AI/LE PRIGIONIERX, ANIMALI E UMANI, CHE DECIDONO DI NON ARRENDERSI E DI CONTRATTACCARE CHI SI FRAPPONE AL LORO ISTINTO DI LIBERTA'.

giovedì 10 settembre 2015






GRUGLIASCO (TO)

Da mercoledì 23 Settembre, campeggio antisgombero al Barocchio Squat. Per contrastare la costruzione di un ennesimo carcere, questa volta psichiatrico, che si chiamerà REMS (ex O.P.G.). Vorrebbero costruirlo a fianco e probabilmente al posto del Barocchio Squat, casa occupata da 23 anni, realtà di matrice anarchica e libertaria, da sempre in opposizione a qualsiasi luogo e mezzo repressivo. Uno spazio dove la sperimentazione dell’autogestione ha creato nuovi paradigmi di vita che superano i rapporti dettati dal denaro e dall’autoritarismo. In costante critica con l’esistente.

Sabato 26 Settembre, corteo per le vie del centro di Torino CONTRO SGOMBERI E MANICOMI (concentramento dalle 15:00 in Piazza XVIII Dicembre, davanti all’ex stazione Porta Susa).

martedì 8 settembre 2015

BASILEA: MANIFESTAZIONE CONTRO CONEX15

NESSUNA FRONTIERA. NESSUNA NAZIONE. NO CONEX15! Venerdì 18 Settembre, nell'ambito della resistenza contro questa esercitazione militare, si svolgerà la manifestazione "No Border – No Nation – No Conex", il concentramento è alle 19.00 a Claraplatz a Basilea.

Di seguito l'appello del corteo:
Ne frontiere ne nazioni. Sabotiamo CONEX15

(http://noconex15.noblogs.org/)

L'esercitazione delle truppe dell'esercito svizzero, "CONEX15", che si terrà dal 16 al 25 Settembre nel nord-ovest della Svizzera, descrive lo scenario di minaccia in questo modo: "In una fittizia Europa del futuro, con terre e frontiere diverse, domina la crisi economica. Le conseguenze si ripercuotono anche sulla Svizzera: riduzione delle riserve, commercio clandestino, organizzazioni criminali. Delle grosse provviste di olio, di gas e di cereali diventano gli obbiettivi di sabotaggi e saccheggi. Inoltre, le tensioni etniche portano ad un aumento dei flussi di rifugiati in Svizzera". Nell'Europa attuale, la crisi economica spinge un numero crescente di persone nella povertà ed i bisogni vitali più essenziali in parte non possono più esser soddisfatti. Per milioni di persone, esiste solo una realtà: dei portafogli vuoti e delle battaglie quotidiane per poter mantenere in un modo o nell'altro la testa fuori dall'acqua. Nell'Europa attuale come anche in Svizzera, la frontiere sono già militarizzate. Le/i migranti, che fuggono dalla guerra, dall'oppressione e dalla miseria per cercare una vita migliore in Europa, devono far fronte ai sistemi di protezione delle frontiere, si vedono la via sbarrata da aerei, droni, navi e sorveglianza satellitare. Il tutto è ancora più grottesco non appena ci si rende conto del modo in cui gli stati europei sono implicati nello sfruttamento e la "destabilizzazione" di altri paesi. Quello che aspetta le persone che riescono ad oltrepassare la pericolosa entrata sono i lager (centri di detenzione) e le prigioni dell' Europa delle democrazie: una vita sotto sorveglianza e sotto controllo, alla merce degli ingranaggi della legge sull'asilo e esposte alla minaccia continua di essere di nuovo espulse. Allo stesso tempo, la legge del profitto colpisce le persone che vengono sfruttate come mano d'opera a basso costo oppure private di una vita autodeterminataAnche in Svizzera un gran numero di aziende come ad esempio ORS, SECURITAS, ecc.. lucrano sulla gestione dei campi, del controllo delle/dei migranti, ecc... Le domande, gli scenari in soggetto delle quali sono attese delle risposte nel quadro di questa esercitazione militare, sono secondo noi i punti interrogativi dei governanti e di chi possiede il potere in questo sistema capitalista e/o che opera per la sua permanenza: è porsi delle domande sul modo in cui si possano mantenere le posizioni sociali e politiche del potere nel mondo e i guadagni del capitale possano essere assicurati; il modo in cui convincere la gente a farsi sfruttare sempre più; il modo in cui si impedisce ai/le migranti di venire in Europa e in Svizzera; e infine, il modo per zittire chi lotta contro tutto questo o aspira anche solo semplicemente all'auto-emancipazione. Le loro risposte sono sempre le stesse: rafforzamento delle leggi, sviluppo dell'apparato repressivo con i suoi sbirri e le sue prigioni e quando gli sembrerà necessario, l'utilizzo dell'esercitoL'esercitazione militare CONEX15 è una panoramica delle strategie e degli obiettivi dei dominanti ed è un esempio di come rispondono ai loro interrogativi. In più, si tratta di sapere quale effetto psicologico questa esercitazione avrebbe sulla popolazione: è stata evocata come se la minaccia venisse dall' "esterno" e allo stesso tempo studiata come "dobbiamo difendere la democrazia e la sua economia". La militarizzazione e la repressione verrebbero quindi legittimate: la gente deve abituarsi alla presenza di soldati per strada e quindi al fatto che delle persone vengano rinchiuse nei campiNoi non chiediamo una democrazia più diretta o un capitalismo più giusto. Perché la democrazia stessa è soltanto una forma di governo che serve a controllare, a gestire le persone nel sistema capitalista, a scoraggiare il pensiero individuale e ad agire mentre ci si fa ingannare dalla co-gestione. La democrazia, lo Stato-Nazione, il capitalismo seguono la stessa identica logica: il servilismo ed il controllo delle persone. Continuando con questa logica, le frontiere, i campi, le prigioni e le espulsioni continueranno ad esistere... Noi non abbiamo alcuna risposta riguardo a queste domande all'interno di quest'ordine e questo sistema. La nostra unica risposta è la rabbia verso questo mondo con i suoi muri e le sue frontiere, e la solidarietà verso tutti coloro che spariscono nei campi e nelle prigioni di questo sistema, il quale non prevede un posto per loro.

Per un mondo senza frontiere né nazioni.
Per un mondo senza lager né prigioni.
Blocchiamo e sabotiamo CONEX15 e il regime migratorio nel suo insieme.

lunedì 7 settembre 2015



BAROCCHIO SQUAT (GRUGLIASCO, TORINO), 11-12-13 SETTEMBRE: TRE GIORNI DI ANTIPSICHIATRIA

VENERDI' 11 - DALLE 12, PRESENTAZIONE DEL CAMPEGGIO. DALLE 17, COSA SONO GLI O.P.G. E LE REMS? BREVE STORIA DEI MANICOMI CRIMINALI E DELLA LEGGE CHE GLI HA CHIUSI (A CURA DEL COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO FRANCESCO MASTROGIOVANNI). DALLE 20, CENA BELLAVITA (PORTA QUELLO CHE VORRESTI TROVARE). DALLE 23:30, CONCERTO CON TOTO' ZINGARO E FRATELLI TABASCO. SABATO 12 - DALLE 15:30, AGGIORNAMENTO SUL SUPERAMENTO DEGLI O.P.G. E LA LOTTA CONTRO REMS E NUOVI MANICOMI (INCONTRO PUBBLICO LA PARTECIPAZIONE DELLA RETE ANTIPSICHIATRICA). A SEGUIRE, ESPOSIZIONE DELLA MOSTRA SULLA RIVOLTA DEL MANICOMIO CRIMINALE DI COLLEGNO DEL 1912. DALLE 20, CENA BELLAVITA. DOMENICA 13 DALLE 13:30, ESPERIENZA DEL TELEFONO VIOLA: AUTODIFESA CONTRO I METODI DELLA PSICHIATRIA; AUTOGESTIAMOCI PER FARE A MENO DELLA PSICHIATRA (PARTECIPERANNO IL TELEFONO VIOLA DI PIACENZA E BERGAMO, IL COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO ANTONIN ARTAUD DI PISA E IL COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO FRANCESCO MASTROGIOVANNI DI TORINO). A SEGUIRE, PROIEZIONE DEL FILMATO SU FRANCESCO MASTROGIOVANNI A CURA DEL TELEFONO VIOLA DI BERGAMO. DALLE 20, PIZZA BELLAVITA (A SEGUIRE, CONCERTO DEI KOBRA KILLER).

CAMPEGGIO LIBERO (PORTATEVI TENDA E SACCO A PELO).
IN CASO DI PIOGGIA I POSTI LETTO NON MANCANO.

CONTRO SGOMBERI E MANICOMI.
NO REMS, NE QUI NE ALTROVE.
LECCE: NUOVA OCCUPAZIONE DOPO LO SGOMBERO DEL BINARIO 68

A seguito dello sgombero del Binario 68 (vedi foto, n.d.r.), l'occupazione dell'ex edificio postale sito in Via Leuca è stata la risposta immediata alla repressione scellerata della polizia. In quei due giorni di occupazione dello stabile ci siamo confrontati cercando di immaginare uno spazio in cui costruire progettualità a lungo termine.

Accettando questi giorni come una fase transitoria, ci si è quindi sforzati di individuare un luogo adatto alle nostre esigenze ed a quelle della città. Sentiamo la necessità di dover rimanere vicini ad essa, per poter coinvolgere tutt* gli interessati, i solidali ed i curiosi. Per poter essere presenti sul territorio.

Abbiamo quindi individuato un nuovo spazio, anch'esso abbandonato da tempo e dimenticato. Si tratta dell'ex mattatoio sito in Via San Nicola, quella stessa struttura che suscitò indignazione per essere stata una vera e propria discarica a cielo aperto. È importante essere in tanti a collaborare per la sistemazione dello spazio, quindi invitiamo tutt* coloro che hanno voglia a portare solidarietà ed aiutare nei lavori. OCCUPIAMO ANCORA UNA VOLTA, IN CONTINUITÀ CON QUELLO CHE ABBIAMO SEMPRE FATTO CONTRO AUTORITA' E REPRESSIONE. PER L'AUTOGESTIONE E PER LA LOTTA.

domenica 6 settembre 2015


PONTICELLI DI MALALBERGA (BOLOGNA), 18-19-20 SETTEMBRE: XI INCONTRO PER LA LIBERAZIONE ANIMALE

VENERDI' 18 - La vivisezione è uno dei tanti ambiti nei quali l'essere umano si arroga con violenza il diritto di decidere come la vita e la libertà di altri siano sacrificabili in nome dei suoi sogni di Progresso, Salute, Bellezza. Questo XI Incontro vuole esordire esprimendo la nostra rabbia verso le strutture in cui tutto ciò si realizza e la nostra radicale opposizione. Nei nuovi locali del polo Chimico Biomedico dell'Università di Ferrara saranno rinchiuse, in attesa di essere torturati e uccisi sui tavoli dei laboratori, centinaia di nuove vittime del sapere scientifico. Questo luogo, ancora in costruzione, a due passi da dove ci incontreremo per discutere quest'anno, sarà la prima tappa del nostro percorso. Dalle 15:00, PRESIDIO CONTRO LA VIVISEZIONE IN PIAZZA TRENTO TRIESTE -⁠ FERRARA. Dalle 19.30, cena a buffet. Dalle 21:00, CONTRO OGNI GABBIA: PER UN MONDO SENZA GALERE - Da sempre il carcere viene venduto come inevitabile e necessario al quieto vivere, indispensabile per la sicurezza dei cittadini e strumento di riabilitazione della devianza. La sua esistenza è un assioma alla base di questa società, talmente dogmatizzato da risultare sacro e indiscutibile. La privazione della libertà, l’umiliazione delle vite, l’annientamento della personalità, i ricatti, i suicidi, gli abusi spingono ad andare oltre il velo delle menzogne e della consuetudine e chiedersi quale sia davvero la funzione del carcere. A chi serve la sua esistenza?

SABATO 19 - Dalle 9:00 alle ⁠13:00, MOMENTI DI UNA STORIA RADICALE - Prendere coscienza di cosa sia oggi il movimento di liberazione animale in Italia e cosa potrebbe essere in futuro pone l'esigenza di fare i conti con il passato. Per questo ne percorreremo per tappe la storia, partendo dalla sua nascita, come momento di radicalizzazione rispetto all'animalismo e proseguendo sulla scia dello strumento che più degli altri ne ha segnato il divenire: le campagne. Da un lato abbiamo bisogno di farne un'analisi critica, che evidenzi i limiti e le conseguenze che certe scelte hanno prodotto, dall'altro però una simile operazione può permetterci di capire i punti di forza di pratiche e scelte strategiche oggi sempre meno presenti. Dalle 13:00 alle 15:00, pranzo. Dalle 15:00 alle 17:00, SELEZIONE, TRANSGENESI E POST-HUMAN: INTERCONNESSIONI DI DOMINIO - Dalla selezione degli animali in zootecnia per determinate caratteristiche fisiche e comportamentali, passando dalla selezione e modificazione genetica per la ricerca scientifica, si arriva all'essere umano potenziato del transumanismo. Ciò che unisce il percorso è un'idea di mondo in cui ogni essere vivente necessita di essere migliorato e modificato, in cui tutto deve essere uniformato, ingegnerizzato, artificializzato, addomesticato: reso schiavo di questo sistema di dominio. Dalle 17:30 alle 19:30, ANTIPSICHIATRIA E RESISTENZA ANIMALE - Follia e resistenza come variabili anarchiche che sparapigliano i giochi di una presunta normalità: come gesti originari e costitutivi, come fattore imprevedibile, come livello precategoriale che rimane estraneo alla storia, ma che al tempo stesso la instaura e la rende possibile – Le ragioni del paradigma produttivo, complesso e gerarchizzato, richiedono preparazione dell'individuo alla funzionalità. Dalle 19:30 alle 21:00, cena. Dalle 21:00 alle 23:00, EXPO2015: IL SUPERMERCATO DEL FUTURO - Expo 2015 è un pericoloso e insidioso laboratorio a cielo aperto di pratiche nocive cominciate molto prima dell'evento e sperimentate per un futuro a venire. Analizzeremo questo grande evento basato sulla distruzione di habitat e sulla manipolazione di esperienze, indagando quali funzioni assolve nell'attuale quadro di riassetto di potere e di crisi ambientali ed economiche.

DOMENICA 20 - Dalle 09:00 alle 13:00, COMUNICARE NEL MOVIMENTO - Un po' di uso critico e consapevole della tecnologia applicata all'informazione e alla comunicazione in rete analizzando possibili strumenti e servizi senza fare e farsi troppo male. Paranoie e repressione, sicurezza e confusione. Incontro con alcun* compagn* del collettivo Autistici/Inventati: nessuna soluzione miracolosa, ma riflettere aiuta. Dalle 11:00 alle 13:00, SOGGETTO? NO, GRAZIE - Il Soggetto è sempre sovrano – soggettivazione e assoggettamento sono fenomeni indissociabili. Il Soggetto è una struttura sacrificale, ininterrotta opera di sezionamento tramite la quale, recidendo relazioni, uccidendo animali umani e non umani e rimuovendo la sua animalità, cerca di rendersi universale: persona, individuo e Uomo. Il Soggetto va riformato, inclinato, sospeso o va semplicemente superato, abbandonato, congedato? E se fossimo singolarità, passeggeri momenti di emergenza a partire da un faglia vitale di relazioni ibridanti? E se fossimo moltitudine? Dalle 13:00 alle 14:00, COSA BOLLE IN PENTOLA - Spazio libero per una veloce presentazione di campagne o lotte sul territorio per la liberazione animale. Dalle 14:30, pranzo.