sabato 7 aprile 2012


  NUOVA COPRODUZIONE DELLA TOSCANANARCOPUNK...
    FINALMENTE FUORI!!

Il dischetto (formato digipack con libretto testi, tutto a colori) contiene sei canzoni inedite registrate in diverse sessioni tra il 2008 e il 2009, e a cui hanno collaborato diversi amici che ci hanno accompagnato in questi anni:Leo dei K’e-K’e-m, Francesca dei Zustissia Mala e Massimo ex Kenze Neke. Completano la scaletta le ristampe di “Aicci ti oninti su punk!” (2005) e di quasi tutto “Istorias” (2004), ormai esauriti da anni, per un totale di 21 tracce, accompagnate da un libretto di 8 pagine con testi, traduzioni e approfondimenti. Ci hanno supportato e hanno creduto in noi, come apostoli, 12 distro/etichette sarde e dal resto d’Italia da Palermo a Trento, fiere sostenitrici del DIY, a cui va il nostro ringraziamento per l’aiuto e la pazienza! Chi fosse interessato a questo o ad altri dei nostri dischi in distribuzione, può trovarli ai nostri concerti, oppure mandare un’e-mail a castizombi@libero.it (naturalmente scambi più che graditi!).

A.F.D.A., 25/03/2012

Nascere e crescere in Sardegna oggi significa trovarsi scaraventati in una realtà fatta di impoverimento diffuso e in crescita esponenziale, situazione resa apparentemente "a senso unico" per gli effetti degli ultimi cinquant'anni di depredazioni e speculazioni capitaliste. Il senso di rivalsa e l'intimo disagio dell'individuo medio poggiano sul contrasto tra la consapevolezza di appartenere ad un popolo - seppur eterogeneo - con un ricco patrimonio culturale e avente dei codici interni definiti, e una sorta di senso di inferiorità che deriva da duemila anni di infamie subite, razzie, e campagne denigratorie a tutti i livelli. I nuovi imbonitori nostrani, facendo leva sul groviglio di sentimenti che i Sardi provano nei confronti dei "padroni continentali", acquisiscono fama di liberatori che incassano sotto forma di voti, e in cambio ci regalano un'identità riplasmata e stabilita a norma di legge. È emblematica in questo senso la proposta di insegnamento della lingua sarda nelle scuole: dato che il sardo, comprendendo tutte le sue varianti, è una lingua orale e non scritta, è stata trascritta una vera e propria grammatica in modo da fissarne la forma e le regole. Gli entusiasti sostenitori di questa iniziativa non considerano, tra l'altro, che essa condannerebbe alla scomparsa le varianti linguistiche locali, castrando la vitalità della lingua. Questa e le altre apparenti quanto false conquiste, se da un lato paiono appagare quel vago desiderio di rivincita, in realtà raggiungono lo scopo di far sì che si continui a fissare l'attenzione su chi comanda piuttosto che sull'essere comandati. Brani inediti:Queste sei tracce sono la sintesi di continue riflessioni riguardo il tessuto sociale sardo, da cui emergono la necessità dell'azione diretta e il fatto che essa sia conseguenza di un chiaro rifiuto per tutto il marcio esistente. Rifiuto che vuole sconfinare dai binari e dai limiti imposti dall'ideologia democratica, promotrice di tolleranza, "porgitrice di altra guancia", e pilastro di questa società-galera che incarna rapporti di forza e offre ben miseri spazi d'opinione. D'altra parte andrebbe sempre tenuto conto, oltre che del particolare momento storico che stiamo vivendo, della specificità socio-culturale e politica di questa terra; ne consegue la non applicabilità di prassi e metodologie prese in prestito dall'esterno e attuabili in tutt'altri contesti. Sei tracce registrate in periodi diversi, e che, nelle intenzioni, una volta completate dai testi, avrebbero dovuto accompagnare Istorias e Aicci ti òninti su punk! come una sorta di epigrafe sul lavoro degli AFDA, e un ultimo saluto a chi ci ha sostenuto. L'aver ripreso i contatti reciproci, i brevi incontri per la stesura dei nuovi testi, gli scambi di materiale per la definizione di questa raccolta, hanno portato a un esito opposto. Stavolta dedichiamo queste poche righe a noi stessi e a chi ha tenuto in considerazione gli AFDA aldilà dell'ascolto sonoro. Sono trascorsi anni, anni in cui abbiamo maturato, esteso e socializzato quei pensieri e quanto li ha accompagnati in musica, parole, rapporti, viaggi, risate, scazzi... e in sostanza è sentita più che mai la necessità di riproporre quelle canzoni di un tempo neanche troppo lontano. Attitza su fogu (o atzitza su fogu):ravvivare il fuoco! Scansare la cenere - utile ad altri scopi - e smuovere la brace affinchè la fiamma torni ad essere di nuovo alta!

 Toscananarcopunk (Un'isola nel caos//Supporti sovversivi su Cd e Vinili):perché, come, da quanto...
La Toscananarcopunk nasce nel 2002 sia come "appellativo" per il mio ex-gruppo Rivolta (in particolare per descriverne la provenienza sui volantini dei concerti, visto che eravamo tutti "sparpagliati quà e là"), sia per l'amore che io ho per la Toscana, dal "vivere", o ancor meglio il "prendere la vita" della "sua gente" (ovvero la "toscanità", che nonostante il pecoraggio, la superficialità e l'ignoranza enorme riesce a fare quantomeno capolino come attitudine schietta/propositiva/positiva e ironica/"leggera") a, soprattutto, la terra ("cruda e selvaggia", ma ovviamente stuprata...)...Toscananarcopunk, quindi, è più che "solo" un nome per un'etichetta discografica, poichè equivale ad un vivere e ad un riconoscersi con forza ed orgoglio in determinate radici (cosa che però non ha naturalmente nulla a che vedere con il campanilismo), per questo "appare" anche come firma su volantini e manifesti di vario genere ("Terra cruda e selvaggia, appunto)...
 "Do it yourself" ("Fallo da solo")
Autoprodurre ed autogestire musica, scritti ed altre tipologie di espressione, ovvero liberarsi dai tentacoli di un sistema che vive e si alimenta di delega, appiattimento e mercificazione. Chi sostiene infatti che è giusto muoversi in altri modi è oggettivamente un coglione che cerca molteplici scusanti per giustificare il suo desiderio di farsi un'altarino e cammuffare la sua sete di denaro con discorsi che sinceramente - educatamente o meno - me li attacco tutti quanti al cazzo. Le cose si cambiano a "macchia d'olio", ognuno con le proprie possibilità e forze agendo nel proprio piccolo, soprattutto nella realtà in cui fisicamente si muove, e quindi a stretto e diretto contatto con essa, senza delegare e vendere le idee e la lotta a vari mezzi e aguzzini di merda, i quali - anche nei rarissimi casi in cui non vi è una particolare volontà - non potrebbero fare altrimenti che storpiare determinati messaggi e valori gettandoli nell'enorme centrifuga che è questa società di bastardi profittatori e morti viventi adeguati/arresi, atrocemente falsa, schifosa, perversa, sanguinaria, spenta e monotona...

Quelli che seguono sono alcuni titoli usciti dal 2010 al 2012 più quelli fuori catalogo, che non sono cioè nè coproduzioni, nè produzioni, nè doppiaggi/riproposizioni, bensi' quelli che ho ricevuto scambiandoli con altri, oppure che mi sono stati consegnati o regalati per poterli dare via. Il nuovo CD degli A.F.D.A, comunque, costa 5 Euro. Per ordinare questo ed altri titoli e/o anche per ricevere gratuitamente in formato PDF la lista completa della Toscananarcopunk (dove, a parte rari casi come quelli sottostanti, tutti i CD costano 1 euro ed i DVD 2), ma anche della Annozerodiffusioni (opuscoli, materiale cartaceo) e della SuOnI aNtagOnIsTI (Tape:le vecchie "musicassette"...), scrivi una mail qui: attaccoanarcopunk@hotmail.it

A.


"Canti Mapuche" (Cd senza titoli benefit per Terra selvaggia - pagine anticivilizzatrici, produzione, 2010) - 2,50 Euro

Un "piccolo" gesto in solidarietà a questo popolo indigeno della Patagonia (Argentina-Chile), sottomesso nei secoli da vari poteri colonialisti e che combatte contro i Benetton dal 1991, anno in cui la multinazionale trevigiana acquistò 950.000 ettari di terreni per permettere l'allevamento delle pecore "Merinos" (dalle quali estrarre la famigerata lana per i capi di abbigliamento), espropriandoli cosi' delle loro terre.

Boicotta Benetton! Marici weu! Dieci volte vinceremo!


"Saluti e baci al sogno occidentale"
(Cd senza titoli benefit per la Cassa Anarchici Inquisiti, produzione, 2010) - 2,50 Euro

Il titolo è un riferimento alla società consumista, superficiale e materialista in cui “viviamo”. Otto tracce di musica strumentale dal Medio Oriente (la "zona calda", come credo non la chiami nessuno, ma io si), ritmi e melodie da terre e popoli assoggettati dal dominio occidentale ed interno, la cui "colpa" è principalmente quella di essere nati dove scorre in grandi quantità il cosiddetto "oro nero"...Decenni di scontri, sfruttamento, sangue, morte e sofferenze atroci, impossibili da definire. In questo momento, mentre io sto scrivendo e tu leggi, in Medio Oriente è la devastazione...Lo realizzi? Ti tocca? Ne soffri?


 Poison Girls - "Tender love" (discografia completa, produzione, 2010) - 5 Cd - 10 Euro
Il mio omaggio a quello che per quanto mi riguarda è stato fin'ora fra i "migliori" gruppi punk mai esistiti (se non il "migliore"). 72 pezzi.




L.W. BEETHOVEN - Nona sinfonia
In questo caso o scrivo una "pergamena" di cose oppure non scrivo niente:opto per la seconda opzione. Cd benefit per la Cassa anarchici inquisiti, produzione 2012, 2,50 Euro





Anxtv/Vivere merda - "Diritto d'illusione/Escort punk" (Split Lp 12", coproduzione, 2010) - 7 Euro
L'unica cosa che mi ha dato e mi da fastidio di questo disco è l'intro proposta dai Vivere merda, ovvero l' "inno individualista", canzone libertaria "popolare" fra le peggiori, con il ritornello che scandisce un "E a chi non soccombe si schiudan le tombe s'apprestin le bombe s'affili il pugnal, è l'azione l'ideal!". Per il resto, apprezzo il gruppo di Udine (gli Anxtv manco a dirlo...). Per quanto riguarda invece il costo*, metà va a coprire la stampa del disco, mentre il resto le spese di registrazione dei gruppi e rimane ai singoli coproduttori che (si spera) una volta rientrati con ciò che hanno versato in partenza riutilizzeranno questi soldi in più per le attività delle loro distro (e non ad esempio per le birrette), cosa che io farò di sicuro, ma ho deciso anche di metterne 1,50 benefit per la Cassa Anarchici Inquisiti.

*(Dal retro-facciata) - “Il prezzo di questo disco è politico, la volontà di contenere la spesa di chi comprandolo supporta, oltre che noi, anche un determinato discorso anti-speculativo, è, ai giorni nostri, una necessità e rivendicazione di alcune delle tematiche cosi' care al giro dell'autoproduzione/no profit che stanno via via svanendo. Il prezzo con cui questo disco viene venduto permette di farci rientrare nelle spese di realizzazione e distribuzione. Un prezzo maggiore sarebbe una speculazione che svuoterebbe di significato i nostri contenuti, le nostre vite, il contesto in cui agiamo e i luoghi in cui suoniamo. Un disco a prezzo politico non può costare più di questo che stringi tra le mani. E tu? Quanto sei disposto a pagare per i tuoi eroi?”
                                                       
               
           Albert Ayler*/John Coltrane** (Compilation benefit per la Cassa Anarchici Inquisiti, produzione, 2010) - *1 Cd, 9 tracce strumentali, 2,50 Euro/**2 Cd, 18 tracce strumentali, 5 Euro

Perchè? Perchè il "Jazz" nacque e si sviluppò soprattutto come espressione della protesta/del disagio (ma anche delle radici) delle comunità minoritarie afro-americane nei primi decenni del secolo scorso, e quindi oltre a voler trasmettere energia e vitalità "sussurra" anche nostalgia/orgoglio per la terra di origine e storie di sfruttamento, migrantismo, schiavismo, disuguaglianza e segregazione. Perchè il Jazz non è e/o non sia poco più che musica "intellettual-chic", colta e/o d'elite, o merce per festivals "culturali" che fanno cassa a comuni, associazioni e industria turistica, o il pretesto per dire “io esisto, io valgo, io me ne intendo” sfoderando stupidi pareri tecnici fini a se stessi, o il "sottofondo soft" di puttanai luccicanti quali sono ad esempio night e pubbettini, luoghi colmi di anime in pena e cervelli stanchi da tenere a bagno maria con atmosfere create per assecondare i loro desideri rinsecchiti di poter acquistare e consumare alcool, divertimento frivolo e incontri da rattoppamento. Ma che non sia neanche il piedistallo (o motivo di esaltazione sbavettante) per i due “artisti” in questione (che in particolare, purtroppo, ricavarono da questa musica privilegi economici), e quindi che essa sia omaggiata nel suo splendore, che circoli e nutra, ma che contemporaneamente e in un certo senso sia anche strappata via alla centralità delle loro figure (cosa che riguarda soprattutto Coltrane, ma non ho voglia di approfondire cosa penso di lui più che di Ayler, anche su altri aspetti quali ad esempio quello religioso/mistico di "A love supreme") e, autoproducendo, a chi tutt'ora ci si arricchisce (le case discografiche e i commercianti), sostenendo una causa importantissima e con il desiderio, appunto, di poter nutrire e scaldare il cuore di chi la ascolta...Infine, anche se forse potrà superficialmente apparirti come cosa pignola, penso che sia importante sottolineare il fatto che una cosa è riconoscere le origini di un espressione musicale e tutto ciò che questo significa, e un altra è invece considerarla conseguentemente come appartenente prettamente ad una "razza", concetto che evidentemente con queste righe (e con queste ma anche con altre produzioni) io non voglio rafforzare, bensi' indebolire/spezzare, perchè la musica è inter-classista e rivoluzionaria (o quantomeno dovrebbe esserlo), ed affermare che il jazz è soltanto "la musica dei neri" è di per sé l'antitesi di ciò che essa è o come detto dovrebbe essere, quindi anche automaticamente del concetto unificatore/egualitario che per sua natura contiene (ma che rarissimamente, in quanto defraudata, esprime con onestà e pienezza).

Albert Ayler (Cleveland, 1936 - New York, 1970) cominciò a suonare il "sax alto" a sette anni (amava particolarmente Lester Young e Charlie Parker) e a sedici anni entrò in un gruppo di "Rythm & Blues". Nel 1956 decise di passare al sax tenore, e nel 1962 si trasferi' in Svezia a causa del “servizio di leva” (il militare), ma le sue prime registrazioni però ebbero luogo sia a Stoccolma che a Copenaghen (Danimarca), città nella quale incontrò il pianista Cecil Taylor con cui tornò in America (per la precisione a New York), dove cominciò a suonare assieme ai musicisti più "in" del "jazz aristocratico" come Don Cherry, Gary Peacock, Dizzy Gillespie ed il suddetto Parker. Tornato quindi di nuovo nella "Grande mela" nel 1965 dopo un tour mondiale, creò un nuovo gruppo col fratello Donald. Con la “sua musica” (legata al "movimento" della controcultura hippie, per moltissimi aspetti falso, per altri importante e serio) destabilizzò i canoni più consueti del Jazz dando sfogo alla propria creatività senza remore nè regole richiamando, mescolando e stravolgendo vari "elementi" (fra i quali ad esempio i ritmi e le sonorità patriottico-militaresche delle fanfare di New Orleans), e infatti per questo suscitò forti critiche, perchè era evidente che le sue intenzioni non erano quelle di "accasarsi" pienamente al suddetto Jazz elitario (adeguato, commerciale), bensi' di rimanere in qualche modo critico ed attaccato alle origini di questa musica, comunicando ciò sicuramente con maggiore forza rispetto ad altri. Il 25 Novembre 1970, dall'Est Reaver di New York affiorò il suo corpo senza vita, e la sua morte è rimasta avvolta nel "mistero" in quanto le ipotesi furono e sono rimaste due:il suicidio (circolò la voce che giorni prima avesse detto ad un suo amico di volersi togliere la vita), e l'omicidio da parte della polizia, poichè pare (?) che il suo cadavere avesse un foro di proiettile sulla schiena. Quindi, manco a dirlo, propendere per l'ipotesi dell'assassinio ed il conseguente insabbiamento è cosa molto, molto più realista...

Albert Ayler quintet - "Truth is marching in" (live 1966):http://www.youtube.com/watch?v=CnBSymLU8ME
John Coltrane - “Vigil” (live 1965):http://www.youtube.com/watch?v=5UHZaqG87N0

NO WHITE RAG - "Silence is violence"
Nuovo Cd dei "modenesi". Punk-hardcore. Coproduzione 2011, 4 Euro

Titoli fuori catalogo: "Merry Chrustmass” (Compilation della NKTN Rehorz con Beer system, Dislike, Senseless, Agathocles, Jan ag, Ulcerrhoea, Disface, Born sick, Execucao, Grimness, Siddio, Anti-fiction, Flop down, Orda balorda, Selkkaus, Pumpkinhead) - 4 Euro/Drunkards - “Sentenza di morte” (Cd 2007) - 5 Euro/ Infamia - "Rabbia, sofferenza, lussuria e follia” (Cd 2008) - 4 Euro/ A fora de arrastu/Feccia tricolore - S/T (Cd split 2008) - 4 Euro/ Le tormenta - “Reset” (Ep 7”, 2007) - 4 Euro (di cui 1,50 benefit per Senza gabbie)/Psycho negatives/No white rag - “Hope and illusions” (Ep 7” split, 2006) - 3 Euro/Insult/Execucao - “Uomo artificiale” (Ep 7” split, 2004) - 3 Euro/Un quarto morto - “La semina e il raccolto” (Ep 7”, 2007) - 3 Euro

Nessun commento:

Posta un commento