lunedì 18 giugno 2012

30/06 - 01/07:2° FESTA POPOLARE ANTILEGHISTA A CUNARDO (VA)

In passato, il leghismo ha cercato di reinventare le tradizioni locali trasformandole in una specie di folklore farsesco, a cui non è più possibile credere. Per anni la retorica del tradizionalismo è stata una bandiera, gli anni in cui il carroccio ha creato il proprio sistema di potere. Ora quella bandiera è uno straccio: a malapena riesce a coprire le magagne di questo partito agli occhi dei suoi stessi seguaci. Alla cultura di partito, strumentalizzata dal leghismo per dividere, per governare e fare affari, noi preferiamo una cultura popolare genuina, attenta a non farsi colonizzare e strumentalizzare dai burocrati della politica, rispettosa di sé quanto degli altri. Una cultura attenta ai luoghi in cui vive, cosciente del proprio passato quanto del proprio futuro, generosa, accogliente. Ci hanno raccontato per anni che il problema delle nostre terre era il "diverso", prima il “terrone” poi anche lo “straniero”. Tanti ci hanno creduto. Ora è evidente che i problemi stanno da un'altra parte:la casta politica, tutta intera, tutta intenta ai propri affari; l'economia e la finanza, che governano in nome del proprio profitto e ci spolpano; l'affare, quello “pulito” quanto quello “sporco”, che ha portato al peggioramento delle condizioni di vita di noi tutti, deteriorando l'ambiente in cui viviamo, la vivibilità dei nostri paesi, la qualità dei prodotti e del cibo, le paghe e le condizioni di lavoro. Ci raccontino ancora, mentre si riempiono le tasche, che il nostro problema è l'immigrazione. Che la soluzione sono la discriminazione e la disuguaglianza. Per noi no. Noi pratichiamo la solidarietà, l'uguaglianza, l'equità fra tutti gli esseri umani. Il leghismo ha usato per i propri scopi una forte propaganda regionalista, ma per vent'anni ha partecipato alla promozione delle peggiori opere di inquinamento e devastazione dei territori, imposte alle popolazioni locali e accolte come una manna dalle amministrazioni, anche quelle “verdi”. La nostra regione è una colata di cemento continua:chi ci guadagna? Noi no. Noi crediamo in un rapporto delle comunità coi territori in cui vivono che sia di simbiosi e non di sfruttamento. Che sia di cura, non di svendita. Che sia di custodia per le generazioni a venire, non di consumo imponderato. L'anno scorso abbiamo incontrato tantissime persone stanche di sopportare l'arroganza, il razzismo e le falsità del leghismo. Quest'anno vogliamo raddoppiare il nostro impegno ed abbiamo organizzato 2 giorni di Festa Popolare Antileghista. Di nuovo un'occasione di incontro, solidarietà e scambio di idee. Di nuovo un appuntamento con buona tavola, musica, giochi, cultura, divertimento. Sarà una festa nel segno dell'uguaglianza e della libertà: sarà quindi una festa antileghista, ma non ci sarà spazio per i "nazionalismi" di alcun tipo, né per le bandiere politiche e di partito. Ah! Dimenticavamo di "dire la nostra" anche sulle ultime novità, visto che il più celebre motto del leghismo è "Roma ladrona":proprio nei ministeri e nel parlamento romani la Lega Nord accumula denaro per comprare lingotti d'oro e diamanti, oppure per investire all'estero...E noi già immaginavamo che avrebbero scelto un paese come la Tanzania, anche perché il piatto più consumato in quasi ogni regione d'Africa è...la polenta.

Né italiani, né padani, ma esseri umani.

Festa Popolare Antileghista 2012.
Tutta un'altra storia.

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