martedì 19 giugno 2012

"OPERAZIONE ARDIRE":COMUNICATI DI SOLIDARIETA' E INDIRIZZI

TRENTO - SOLIDARIETA' IN STRADA
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 13 Giugno a Trento una ventina di compagni e compagne sono scesi in strada in solidarietà con gli anarchici arrestati all'alba dello stesso giorno e con gli indagati nella medesima operazione repressiva. Interventi a megafono, slogan, striscione ("Solidarietà con gli anarchici arrestati. Terrorista è lo stato"), blocchi del traffico e brevi cortei in diversi punti della città per affermare alcune "banalità di base":che la repressione e il terrorismo mediatico non piegano la vicinanza e la solidarietà ai nostri compagni arrestati, che se sbirri, politici e media sperano di innescare il gioco infame dei distinguo e delle prese di distanza si sbagliano di grosso, che i prigionieri non sono soli nè isolati, che l'unico terrorista è lo Stato. Un'occasione, inoltre, per rinnovare l'attenzione sulla vicenda di Marco Camenisch (inserirlo in quest'ennesima retata antianarchica è evidentemente la soluzione trovata dallo Stato italiano e da quello svizzero per scongiurarne la scarcerazione, visto l'approssimarsi del suo fine pena) e per ribadire il nostro odio per ogni sbirro, ogni magistrato, ogni galera. Con il cuore vicino agli arrestati e agli indagati. Libertà per tutti.
Solidali di Trento e Rovereto
TESTO DISTRIBUITO DURANTE UN CORTEO SPONTANEO A CATANIA IL 13 GIUGNO
Oltre 40 perquisizioni, 24 avvisi d’indagine e 10 arresti sono il provvisorio bilancio di un operazione repressiva orchestrata dal Pm di Perugia  Manuela Comodi ed eseguita il 13 Giugno dal Ros dei carabinieri .I nostri amici, conoscenti e/o compagni sono accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. In queste ore giornali, televisioni e radio continuano a bombardarci con notizie sibilline quanto allarmanti  che attribuiscono loro la responsabilità di alcuni plichi esplosivi e varie azioni dirette.  In questo momento di crisi lo Stato sembra molto preoccupato, ma ad attirare le sue attenzioni non sono il caro vita, la disoccupazione, la diminuizione repentina del potere d’ acquisto, la situazione critica dei servizi sociali, i nuovi poveri e i diseredati. La sua paura crescente è piuttosto che qualcuno possa smascherare il ruolo e le connessioni che lo Stato e il sistema del capitale hanno nella miseria umana che imperversa nella vita attuale. Non ci importa se i dieci arrestati siano o meno colpevoli, quello che ci preme evidenziare è che ad essere rinchiusi, privati della libertà e dei loro più cari affetti sono dieci persone che hanno dedicato fatica e speso ogni energia nella lotta, senza risparmiarsi mai e senza chiedere nulla in cambio. Le loro lotte, quelle  contro i lager per immigrati e contro il razzismo, quelle contro il dominio incontrastato delle banche nella gestione dell’economia, quelle contro le arroganti multinazionali e il loro nocivo sistema di produzione, quelle contro lo Stato e le altre autorità nella gestione delle nostre vite, sono anche le nostre lotte. La nostra solidarietà va non solo agli arrestati e agli indagati ma anche a tutti i parenti, gli amici e i coinquilini che le forze dell’ordine non hanno esitato a scomodare vessando, perquisendo e molestando con lo scopo di spaventare ed isolare, in pieno stile mafioso. Non saranno le solite montature giudiziarie a spegnere il bracere del conflitto sociale, la detenzione non arresterà la lotta per un mondo libero dalle gerarchie e dallo sfruttamento.
PER INVIARE LETTERE E TELEGRAMMI AGLI ARRESTATI
Stefano Gabriele Fosco, Elisa Di Bernardo - Via Don Bosco, 47, 56127 Pisa
Alessandro Settepani, Paola Francesca Iozzi - CC Capanne, Via Pievaiola 252, 06132 Perugia
Sergio Maria Stefani - CC Regina Coeli, Via Della Lungara, 29, 00165 Roma
Katia Di Stefano - CC Rebibbia Femminile, Via Bartolo Longo, 00156 Roma
Giuseppe Lo Turco - CC Marassi, Piazzale Marassi, 2, 16139 Genova
Giulia Marziale - CC Teramo, Contrada Castrogno, 64100 Teramo
Da segnalare anche la perquisizione nelle case di tre compagni a Napoli ed una a Spigno Saturnia. I Ros hanno sequestrato computers, hardisk, penne usb, cellulari, opuscoli, mensili, volantini e lettere di corrispondenza con i prigionieri. Perquisiti un compagno e una compagna in provincia di Lecce; sequestrati lettere e un computer. Anche a Roma perquisita l’abitazione di una compagna; sequestrato diverso materiale informatico e cartaceo.
Foto:il Trivio dei Tumultuosi (Firenze) dopo il passaggio del Reparto Operazioni Sporche il 13 Giugno.

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