mercoledì 24 aprile 2013


LE VERE ORIGINI DEL PRIMO MAGGIO

Generalmente viene considerata una festa fine a se stessa, poichè fra la gente ha per molti aspetti assunto superficialmente i connotati attitudinali da "siamo lavoratori, oggi è la giornata che ci onora, ci riposiamo e ci divertiamo un pò", come fosse soltanto un occasione in cui rilassarsi a son di pic-nic, gite e gitelle varie, etc...E ovviamente, su di essa non mancano le speculazioni ideologiche dei vari apparati istituzionali come i sindacati ufficiali, partiti e partituncoli, associazioni legate in un modo o nell'altro ad essi e cosi' via (quando in particolare vedo il concerto in piazza a Roma e la parata vomitevole di vip ed altri personaggi di merda sul palco...). Fatto sta che pure fra chi dentro di sè da in qualche modo al Primo Maggio quantomeno una certa rilevanza sul piano politico/sociale come è giusto che sia, pochi, veramente pochi sono quelli che sanno come e perchè questa è diventata la "Giornata internazionale dei lavoratori":un altro pezzo di storia che ci è stato nascosto, ma ora hai la possibilità di conoscere davvero tutto ciò che non sapevi...Il testo che segue è di Alan Mac Simoin, originariamente pubblicato su "Workers Solidarity" N.19 (personalmente non so nulla nè di lui nè conosco questa rivista), ed è stato diffuso non so quanto tempo fa dalla F.A.I. di Rimini. E' uno scritto valido anche se, nella parte finale, mi fanno storcere il naso il termine "utopia" e l'aspetto classista (cose sulle quali ci sarebbe da approfondire, in particolare per quanto riguarda quest'ultima). Detto questo, l'ho ritoccato leggermente, ma i contenuti sono comunque intatti nella loro totalità...Infine, credo vi sia da sottolineare un qualcosa di fondamentale:anche se ovviamente la riduzione generale dell'orario di lavoro ad 8 ore fu una cosa importante che ha mutato alcuni aspetti sociali e di vita, tutto ciò non è assolutamente da considerarsi un traguardo. Fu casomai una "miglioria progressista" che non ha eliminato la condizione del tempo rubato quotidianamente, dell'alienazione, dello sfruttamento etc., insomma:tutto ciò che è perfettamente funzionale alla richiesta  - o allo schema -  capitalista (e non solo) della produzione, del consumo e del controllo sociale...
A. (2009/2012)

...Tutto è cominciato più di un secolo fa quando la Federazione Americana del Lavoro adottò una risoluzione storica che asseriva:"Otto ore costituiranno la durata legale della giornata di lavoro dal 1 Maggio 1886". Nei mesi precedenti a questa data migliaia di operai avevano combattuto per la giornata più corta. Neri e bianchi, uomini e donne, nativi ed immigrati...Tutti erano coinvolti in questa causa. Nella sola Chicago in 400.000 erano in sciopero. Un giornale di quella città riportava che "Nessun fumo usciva dagli alti camini delle fabbriche e dei laminatoi, e le cose avevano assunto l'apparenza di un giorno di festa". Questo era il centro principale delle agitazioni, e qui gli anarchici erano all'avanguardia del movimento dei lavoratori. E' anche merito dei loro attivisti se Chicago è diventato un centro sindacale d'eccezione ed ha dato il più grande contributo al movimento per le otto ore...Quando il primo Maggio del 1886 gli scioperi per le otto ore paralizzarono la città, una metà della "manodopera" della ditta Mc Cormick usci' dalla fabbrica. Due giorni dopo parteciparono ad una assemblea di massa 6.000 lavoratori del legno, anch'essi in sciopero. I lavoratori stavano ascoltando un discorso dell'anarchico August Spies a cui era stato chiesto di organizzare la riunione dall'Unione Centrale del Lavoro. Mentre Spies stava parlando, invitando i lavoratori a rimanere uniti e a non cedere ai capi, i crumiri* stavano cominciando a lasciare la Mc Cormick. Gli operai, aiutati dai lavoratori del legname, marciarono lungo la strada e li spinsero nuovamente dentro la fabbrica. All'improvviso giunsero 200 poliziotti e senza alcun preavviso attaccarono la folla con manganelli e revolver. Uccisero uno scioperante e ne ferirono un numero indeterminato di cui almeno cinque/sei seriamente. Oltraggiato dai brutali assalti di cui era stato testimone, Spies andò agli uffici dell'Arbeiter Zeitung (un quotidiano anarchico per gli operai immigrati tedeschi) e li' compose una circolare invitante i lavoratori di Chicago a partecipare ad un meeting di protesta per la notte seguente. Il meeting di protesta ebbe luogo in Haymarket Square e fu tenuto da Spies e da altri due attivisti anarchici del movimento sindacale, Albert Parsons e Samuel Fielden.

L'ATTACCO DELLA POLIZIA - Durante i discorsi la folla rimase tranquilla. Il sindaco Carter Harrison, che era presente dall'inizio della riunione, non aveva ravvisato nulla che richiedesse l'intervento della polizia. Avvisò di questo il capitano della stessa John Bonfield e suggeri' che il grosso delle forze di polizia che attendevano alla Station House fossero mandate a casa. Erano quasi le dieci di sera quando Fielden stava per dichiarare chiusa la riunione. Stava piovendo molto forte e solo duecento persone circa erano rimaste nella piazza. Improvvisamente una colonna di polizia di 180 uomini guidata da Bonfield entrò nella piazza ed ordinò alla gente di disperdersi immediatamente. Fielden protestò:"Siamo pacifici"...  LA BOMBA - In quel momento sembra che una bomba venne gettata fra le file della polizia. Una persona fu uccisa, 70 rimasero ferite di cui sei in maniera grave. La polizia apri' il fuoco alla cieca sulla folla. Quante persone siano state ferite o uccise dalle pallottole della polizia non è mai stato accertato esattamente. CHICAGO NEL TERRORE - La stampa e i governanti chiedevano vendetta, insistendo che "La bomba era un lavoro di socialisti e anarchici". Furono perquisiti luoghi di riunione, uffici del sindacato, stamperie e case private. Tutti coloro che erano conosciuti come socialisti ed anarchici vennero portati dentro, ma nche molte persone ignare del significato di socialismo e anarchismo vennero arrestate e torturate. "Prima le perquisizioni, poi il rispetto dei diritti di legge":questa fu l'asserzione pubblica di Julius Grinnell, il procuratore di Stato... IL PROCESSO - Otto uomini furono processati con l'accusa di essere assassini. Questi erano:Spies, Fielden, Parsons e cinque altri anarchici coinvolti nel movimento dei lavoratori ovvero Adolph Fischer, George Engel, Michael Schwab, Louis Lingg, Oscar Neebe. Il processo iniziò il 21 Giugno 1886 nella Corte di Cooke County. I candidati della giuria non furono scelti nel modo usuale, cioè ad estrazione. In questo caso il procuratore  Grinnell nominò un apposito funzionario per selezionare i candidati. Alla difesa non fu consentito di presentare le prove che questo funzionario speciale aveva pubblicamente dichiarato:"Sto gestendo questo caso e so di cosa parlo. Questi imputati stanno sicuramente andando alla forca". LA GIURIA - La composizione finale della giuria era chiaramente di parte, essendo essa costituita da uomini d'affari, loro impiegati ed un parente di uno dei poliziotti morti. Nessuna prova venne presentata dallo Stato che uno qualunque degli otto uomini davanti alla corte avesse tirato la bomba, che fosse in qualche modo connesso col suo lancio o avesse persino approvato tali atti. In effetti, solo tre degli otto uomini erano stati in Haymarket Square quella sera. Nessuna prova venne offerta che uno qualunque degli oratori avesse incitato alla violenza. Persino il sindaco Harrison nel suo intervento al processo descrisse i discorsi come "addomesticanti". Nessuna prova venne offerta che qualunque violenza fosse prevista. In effetti, Parsons aveva portato i suoi due figli piccoli al comizio. LA SENTENZA - Che gli otto fossero a processo per il loro credo anarchico e per le loro attività nel sindacato fu chiaro fin dall'inizio. Il processo si concluse cosi' com'era cominciato, come fu testimoniato dalle parole finali del discorso alla giuria di Grinnell:"La legge è sotto processo. L'anarchia è sotto processo. Questi uomini sono stati scelti, selezionati dal Gran Giuri' e indicati perchè essi erano capi. Non sono più colpevoli delle migliaia che li hanno seguiti. Signori della giuria, condannate questi uomini, fate di loro degli esempi, impiccateli e salvate le nostre istituzioni, la nostra società"...Il 19 Agosto sette degli imputati furono condannati a morte e Neebe a 15 anni di prigione. Dopo una massiccia campagna internazionale per la loro liberazione, lo Stato commutò le sentenze di Schwabb e Fielden nella prigione a vita. Lingg truffò il boia suicidandosi nella sua cella il giorno prima dell'esecuzione. L'11 Novembre 1887 Parsons, Engel, Spies e Fischer furono impiccati...Seicentomila lavoratori parteciparono al loro funerale. La campagna per liberare Neebe, Schwabb e Fielden continuò. Il 26 Giugno 1893 il governatore Altgeld li liberò. Egli chiari' che non stava concedendo il perdono perchè pensava che gli uomini avessero sofferto abbastanza, ma perchè essi erano innocenti del crimine per il quale erano stati processati...Essi e gli uomini impiccati erano stati vittime di "Isteria, giurie impacchettate e un giudice di parte". Le autorità ai tempi del processo credettero che questa persecuzione interrompesse il movimento per le otto ore, invece in seguito emerse che la bomba poteva essere stata tirata da un agente di polizia che lavorava per il capitano Bonfield. Una cospirazione che coinvolgeva alcuni capi per screditare il movimento dei lavoratori. Quando Spies parlò alla corte dopo essere stato condannato a morte, egli affermò di credere che questa cospirazione non avrebbe avuto successo. "Se pensate che impiccandoci potete fermare il movimento dei lavoratori, il movimento da cui milioni e milioni di persone che lavorano nella miseria vogliono e si attendono salvezza, allora impiccateci! Qui voi spegnete una scintilla, ma dovunque intorno a voi le fiamme divampano. E' un fuoco sotterraneo:non potete spegnerlo"...Per tutto questo, il primo Maggio rappresentò per molti decenni successivi una scadenza annuale comune a tutto il movimento dei lavoratori in ogni parte del mondo...Molto spesso fu proprio da questa giornata, che la mobilitazione di massa dei lavoratori segnò momenti storici particolari come durante le due guerre mondiali e durante la resistenza e l'antifascismo...Oggi parlarne ha un senso non solo per conservarne la memoria storica, ma per il contenuto. Il significato che essa rappresenta in termini di coscienza di classe e di lotta degli sfruttati dove, in tema di orario di lavoro, diritti, salari, emancipazione e cambiamento della società liberista imperante c'è molto da fare non solo per riconquistare diritti e dignità rubati, ma per gettare sullo scenario dello scontro di classe in atto, gestito solo dal padronato attualmente, la forza e l'utopia delle masse lavoratrici.

*Termine adottato per indicare i lavoratori che non aderiscono agli scioperi / "Inno del Primo Maggio":https://www.youtube.com/watch?v=_X0Rsf_7f0UIl testo fu scritto nell'Aprile del 1892 da Pietro Gori (Messina, 14/08/1865, Portoferraio - Isola d'Elba -, 08/01/1911) nel carcere Milanese di San Vittore, sulla base del "Và pensiero" di Verdi.

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