sabato 11 gennaio 2014

In concomitanza con l’udienza al Tribunale del Riesame per ClaudioMattiaNiccolò Chiara, arrestati il 9 Dicembre, qualcuno ha deciso di salutare i quattro senza organizzare un presidio davanti al Tribunale. A Torino alcuni NO TAV hanno occupato la sede di Italferr in Corso Principe Eugenio 3/C. Entrati indisturbati nella sede, i solidali hanno interrotto una riunione in corso di svolgimento e appeso uno striscione alle finestre dei locali del primo piano, distribuendo un volantino e leggendolo al megafono. Dopo una decina di minuti sono usciti gridando "Giù le mani dalla Valsusa", disperdendosi nel vicino mercato di Porta Palazzo. Nel frattempo a Milano, durante una mattina di mercato in uno dei tanti quartieri popolari, striscioni di solidarietà sono stati appesi ai balconi di alcune case:"La solidarietà ci libera dalla paura", "Solidarietà agli arrestati - Terrorista è lo Stato", "Chiara Mattia Nico Claudio NO TAV liberi/e", ed è stato distribuito un volantino. 10 Gennaio - Grazie alle pubbliche lamentele del segretario meneghino del Partito Democratico, si viene a sapere che nella serata di ieri a Milano sono state imbrattate e ricoperte di scritte alcune sedi del partito in solidarietà con gli arrestati. Questo il testo del volantino distribuito durante l’occupazione dell’Italferr a Torino:Il TAV non ci piace, i collaborazionisti neppureEccoci ancora una volta…i NO TAV non hanno bisogno di presentazioni. Siamo una gatta da pelare per il governo e la polizia, uno spauracchio da agitare ogni volta che fa comodo su giornali e televisioni. La nostra determinazione a lottare, a batterci per preservare la terra in cui viviamo, ci ha reso noti ovunque. Non ci siamo piegati ai ricatti e alle minacce, abbiamo resistito alle truppe d’occupazione, ai manganelli e ai lacrimogeni…neppure con gli arresti sono riusciti a intimorirci. Oggi però hanno passato il segno, chiudendo in galera 4 nostri compagni con accuse pesantissime di terrorismo. Il fatto in questione è un gesto di sabotaggio, un attacco notturno al cantiere dell’alta velocità di Chiomonte durante il quale sono stati incendiati alcuni mezzi. Ci preme precisare subito che una tale pratica, a prescindere da chi siano gli autori, ci appartiene in pieno. Distruggere degli strumenti di devastazione per reagire ad un’occupazione militare è il minimo indispensabile e ci auguriamo che si ripeta quanto più possibile. Il terrorismo invece è quello di chi si aggrappa al profitto con qualsiasi mezzo, chi ricorre ad ogni sorta di violenza per poter continuare a devastare una valle e accelerare la circolazione di merci, valore, denaro. Terrorista è chi racconta menzogne accuratamente preconfezionate per servire gli interessi del suo padrone, diffamando ed esponendo alla gogna chi lotta. Terrorista è chiunque collabori alla costruzione del TAV, chi firma gli appalti, chi contribuisce a preparare la linea e cura gli aspetti tecnico-progettuali insieme alle istituzioni. Terrorista è chi sottoscrive le autorizzazioni, chi garantisce per l’impatto ambientale e molto altro…Terrorista è Italferr, la società ingegneristica del Gruppo Ferrovie dello Stato, che ricopre questi ruoli ed è responsabile di tutti i nodi dell’alta velocità in Italia, compresi la Torino-Lione ed il terzo valico. Dietro il TAV e tutta la violenza che lo sostiene ci sono anche i signori che occupano questo ufficio…per questo motivo siamo venuti a visitarli e a ricordargli che sono degli sporchi collaborazionisti. Italferr e tutti i responsabili del TAV sono nostri nemici. Non avranno vita facile.
Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò liberi!
Terrorista è chi costruisce il TAV…Terrorista è chi ci comanda
 

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