venerdì 18 settembre 2015

(VIa Giovanni Lanza del Vasco n. 1)
Parco Giacinto Dalla Chiesa, Collegno (To)


Il Mezcal Squat è una casa illegalmente occupata. L’edificio, che faceva parte dell’ex Ospedale psichiatrico di Collegno, è stato occupato il 4 Agosto del 2006 da un gruppo di persone di ispirazione anarchica che aveva maturato la sua pratica di Autogestione negli squat torinesi e che approda al Manicomio dopo altre precedenti occupazioni. In opposizione alla società moderna, che ogni giorno di più rivela il fallimento del sistema politico basato sulla democrazia, schiacciando uomini e donne tra la schiavitù del denaro e le illusioni di Televisione e Internet, l’obiettivo dell’occupazione è quello di creare uno spazio libero dove chiunque possa sperimentare un modo diverso di vivere da quello a cui siamo costretti ogni giorno, dove informazioni e idee possano circolare e diffondersi liberamente. Dopo un lungo lavoro, che ha coinvolto innumerevoli persone, le stanze abbandonate all’immondizia della struttura manicomiale sono diventate ambienti creativi liberi di nuovo usufruibili da chiunque abbia volontà o idee. All’interno dello Squat non vengono richiesti soldi. Il Mezcal non è una attività commerciale ma è il frutto delle idee e dei desideri di tutte le persone che lo fanno vivere. Ogni Attività è basata sulla condivisione: ognuno, a seconda del tipo di iniziativa, porta qualcosa per condividerlo insieme agli altri. Questo tipo di pratica viene chiamata “Bellavita“, un nome che ricorre spesso nei volantini del Mezcal e di altre case occupate torinesi. Laboratori e iniziative vengono organizzati in modo orizzontale tra chi è interessato a parteciparvi. Non ci sono capi o direttori. Questo è uno dei significati dell’oscura parola “Autogestione“: ognuno ha responsabilità di ciò che succede e di ciò che viene utilizzato. Il Mezcal non offre servizi di nessun genere. Non ci sono piccoli biglietti da pagare ma grandi responsabilità da acquisire.

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