BERGAMO, 5/02: SERATA SULLA FABBRICA AUTOGESTITA VIO.ME DI SALONICCO
OCCUPARE, RESISTERE, PRODURRE. SOSTENIAMO LA LOTTA DELLA VIO.ME - Incontro con i lavoratori che occupano ed autogestiscono la VIO.ME. Prima dell'incontro, alle ore 20:00, cena benefit per raccogliere fondi a sostegno della lotta. Nel corso della serata sarà possibile ordinare i detergenti ecologici prodotti dalla VIO.ME (Per chi fosse interessato all'iniziativa ma non potesse venire venerdì sera a Bergamo, informiamo che all'Ateneo Libertario di Milano verrà replicato l'incontro il giorno successivo)
SPAZIO ANARCHICO UNDERGROUND (Kascina Autogestita Popolare)

La
Vio.Me di Salonicco è all'origine una fabbrica di collanti per
piastrelle, ma nel 2011, a seguito della bancarotta fraudolenta
pilotata dai proprietari, chiude, lasciando per strada tutti i
lavoratori. Alcuni di loro però non si arrendono ad un destino
di disoccupazione e precarietà e decidono di reagire: prima occupano
la fabbrica per evitare che i macchinari vengano asportati e venduti
e poi, dalla primavera del 2013, riprendono la produzione, gestendo
l’azienda tramite una cooperativa e secondo i principi
dell’autogestione. Oggi,
nella nuova Vio.Me non
esistono capi, i salari (e le mansioni) sono gli stessi per tutti e
l’assemblea dei lavoratori decide cosa
e come produrre.
Non si producono più collanti, ma
saponi e detergenti ecologici a base di olio d’oliva ed erbe
mediterranee,
che vengono venduti direttamente dai lavoratori nei mercati delle
produzioni, fra le realtà solidali in Grecia e all’estero, e per
corrispondenza, senza
passare da intermediari commerciali. La
Vio.Me recuperata riceve fin da subito il sostegno degli abitanti di
Salonicco (ma non dei partiti, neppure di quelli di sinistra, che al
massimo si limitano ad appoggi verbali o a promesse elettorali mai
mantenute) e ricambia la solidarietà, aprendo
gli stabilimenti alle esigenze delle fasce più deboli della
popolazione. Oggi,
all’interno della fabbrica è attivo un ambulatorio sociale che
offre cure di base ai disoccupati privi di assistenza sanitaria, ai
pensionati in difficoltà economica ed ai migranti. Proprio per
sostenere i migranti, all’interno della Vio.Me è stato allestito
un magazzino in cui vengono accumulati beni di prima necessità
(coperte, vestiti, cibo in scatola…) da
distribuire a chi si raccoglie tutti i giorni alla frontiera fra
Grecia e Macedonia. Questa
esperienza autogestita e solidale è a rischio; i terreni su cui
sorge la fabbrica, messi all’asta dal tribunale fallimentare, sono
oggetto delle mire della speculazione edilizia per la costruzione di
un centro commerciale.
I lavoratori chiedono, invece, che i terreni siano assegnati alla
cooperativa e che la loro situazione venga regolarizzata dal
Governo. Un lavoratore della cooperativa (assistito da un
compagno greco che parla perfettamente italiano) ci racconterà le
vicende di questa straordinaria esperienza di lotta, aggiornandoci
sulla situazione attuale. Nel corso della serata, sarà possibile
fare un ordine dei prodotti che arriveranno poi a Bergamo verso metà
febbraio.