giovedì 4 febbraio 2016

BERGAMO, 5/02: SERATA SULLA FABBRICA AUTOGESTITA VIO.ME DI SALONICCO


OCCUPARE, RESISTERE, PRODURRE. SOSTENIAMO LA LOTTA DELLA VIO.ME - Incontro con i lavoratori che occupano ed autogestiscono la VIO.ME. Prima dell'incontro, alle ore 20:00, cena benefit per raccogliere fondi a sostegno della lotta. Nel corso della serata sarà possibile ordinare i detergenti ecologici prodotti dalla VIO.ME (Per chi fosse interessato all'iniziativa ma non potesse venire venerdì sera a Bergamo, informiamo che all'Ateneo Libertario di Milano verrà replicato l'incontro il giorno successivo)


SPAZIO ANARCHICO UNDERGROUND (Kascina Autogestita Popolare)
Via Ponchia n. 8, quartiere Monterosso (https://underground.noblogs.org)

La Vio.Me di Salonicco è all'origine una fabbrica di collanti per piastrelle, ma nel 2011, a seguito della bancarotta fraudolenta pilotata dai proprietari, chiude, lasciando per strada tutti i lavoratori. Alcuni di loro però non si arrendono ad un destino di disoccupazione e precarietà e decidono di reagire: prima occupano la fabbrica per evitare che i macchinari vengano asportati e venduti e poi, dalla primavera del 2013, riprendono la produzione, gestendo l’azienda tramite una cooperativa e secondo i principi dell’autogestione. Oggi, nella nuova Vio.Me non esistono capi, i salari (e le mansioni) sono gli stessi per tutti e l’assemblea dei lavoratori decide cosa e come produrre. Non si producono più collanti, ma saponi e detergenti ecologici a base di olio d’oliva ed erbe mediterranee, che vengono venduti direttamente dai lavoratori nei mercati delle produzioni, fra le realtà solidali in Grecia e all’estero, e per corrispondenza, senza passare da intermediari commerciali. La Vio.Me recuperata riceve fin da subito il sostegno degli abitanti di Salonicco (ma non dei partiti, neppure di quelli di sinistra, che al massimo si limitano ad appoggi verbali o a promesse elettorali mai mantenute) e ricambia la solidarietà, aprendo gli stabilimenti alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Oggi, all’interno della fabbrica è attivo un ambulatorio sociale che offre cure di base ai disoccupati privi di assistenza sanitaria, ai pensionati in difficoltà economica ed ai migranti. Proprio per sostenere i migranti, all’interno della Vio.Me è stato allestito un magazzino in cui vengono accumulati beni di prima necessità (coperte, vestiti, cibo in scatola…) da distribuire a chi si raccoglie tutti i giorni alla frontiera fra Grecia e Macedonia. Questa esperienza autogestita e solidale è a rischio; i terreni su cui sorge la fabbrica, messi all’asta dal tribunale fallimentare, sono oggetto delle mire della speculazione edilizia per la costruzione di un centro commerciale. I lavoratori chiedono, invece, che i terreni siano assegnati alla cooperativa e che la loro situazione venga regolarizzata dal Governo. Un lavoratore della cooperativa (assistito da un compagno greco che parla perfettamente italiano) ci racconterà le vicende di questa straordinaria esperienza di lotta, aggiornandoci sulla situazione attuale. Nel corso della serata, sarà possibile fare un ordine dei prodotti che arriveranno poi a Bergamo verso metà febbraio.

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