sabato 29 marzo 2014


30 MARZO, BERGAMO:RIUNIONE ORGANIZZATIVA VERSO L'INCONTRO PER LA LIBERAZIONE ANIMALE 2014 - Il 2014 vedrà svolgersi la decima edizione dell'incontro per la liberazione animale. Un momento di dibattiti, workshop, conferenze, in cui sono centrali le tematiche antispeciste. Negli anni è stata occasione di ritrovo, confronto, approfondimento; un momento in cui ritagliarsi tempo per soffermarsi a riflettere su quanto accade, su quanto portato avanti. Un'iniziativa importante in cui poter rinforzare consapevolezze, legami, teorie e pratiche. L'incontro è un momento a cui tutte le persone che partecipano possono contribuire per la migliore riuscita portando qualcosa di sé:riflessioni, suggerimenti, critiche. E' un'iniziativa che appartiene a chiunque la vive. Essere in tante e diversi durante lo svolgimento della 3 giorni è sicuramente una ricchezza perché permette maggior possibilità di confronto e quindi di potenziale crescita per ciascuna/o. Vogliamo però dare importanza anche al percorso che porta alla realizzazione di questo momento, per permettere a chi si ritrova con lo spirito che negli anni ha caratterizzato questa iniziativa di costruirlo assieme. Invitiamo dunque a partecipare portando le proprie idee, il proprio entusiasmo alla riunione organizzativa che si terrà domenica 30 marzo, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (naturalmente con pranzo) al Circolo Barrio in Via Ferruccio dell'orto n. 20 nel quartiere Campagnola. INDICAZIONI - Per chi arriva dall'autostrada:uscire dall'autostrada Bergamo, entrando nella circonvallazione sotto il cavalcavia prendere la seconda con scritto "alle valli"/stadio. Al primo semaforo in un grande incrocio girare a destra e prendere la primissima a destra, a duecento metri il Barrio. Per chi arriva a piedi dalla stazione dei treni di Bergamo:Procedi in direzione sud-ovest su SS42 verso Viale Papa Giovanni XXIII. Svolta a sinistra e imbocca Strada Statale 591/SS59. Svolta a sinistra e imbocca Via San Giovanni Bosco/Via Volfango Amedeo Mozart. Svolta a destra e imbocca Via San Giovanni Bosco. Svolta a destra e imbocca Via Ferruccio dell'Orto.
Per maggiori informazioni:
info@incontroliberazioneanimale.org





Dopo una lunga assenza è uscito il 4° numero di Fenrir, pubblicazione cartacea anarchica ecologista di supporto ai/le prigionier*, azione diretta, aggiornamenti e analisi sulle lotte anarchiche e di liberazione animale, umana e della terra in tutto il  mondo80 pagine in formato A4, 3 euro a copia (2 euro per 5 copie o più). Per ricevere una o più copie:fenrir@riseup.netAiutaci a distribuire Fenrir.

venerdì 28 marzo 2014



"TRAPANI" NON CHIUDE - Pare che ci sia lo zampino di Filippo Bubbico in persona (Vice ministro degli Interni) nella mancata chiusura del C.I.E. di Trapani Milo. A metà Gennaio il Prefetto della città siciliana aveva annunciato che imponenti lavori di ristrutturazione avrebbero costretto il Centro a chiudere i battenti per un bel po’ di mesi, ma da allora nulla è successo, e solo ora si capisce il perché:secondo alcune fonti di informazione locali il Ministero all’ultimo minuto avrebbe convinto il Prefetto a tenere aperta la struttura "a funzionamento ridottodurante i lavori, poiché i posti complessivi disponibili in questo momento in tutta Italia per i "senza-documenti" sono talmente pochi che bisogna fare tesoro anche di qualche decina di letti...Nel frattempo, visto che le gare di appalto per la gestione del Centro continuano ad andare deserte, la Prefettura sembra che abbia deciso di dare un mandato diretto (senza gara, dunque, ed evidentemente con altri costi) alla Croce Rossa, e il 22 e il 23 Marzo ci sono stati un presidio e la fuga di tre prigionieri.

lunedì 24 marzo 2014

30 MARZO, TRE PRESIDI
Roma - Ore 16, davanti alla sezione femminile di Rebibbia in Via Bartolo Longo.
Ferrara - Ore 16, di fronte al carcere di Arginone.
Alessandria - Ore 17, di fronte al carcere in Via Casale San Michele.

sabato 22 marzo 2014

"In carcere ci sono i nostri amici e le nostre amiche, i nostri parenti e i nostri affetti. La galera è una discarica in cui escluderli, nasconderli e spaventarli. Non serve certo ad eliminare la povertà, le ingiustizie, i privilegi e le cause sociali che portano o costringono uomini e donne a compiere scelte di vita etichettate come “criminali”. Mentre coloro che concentrano nelle loro mani ricchezze assurde, distruggono interi territori in nome del progresso, scatenano guerre per conquistare le risorse di un paese, uccidono tra le mura di una caserma, dormono sonni tranquilli nelle proprie case. Essere per mesi e anni rinchiusi in una cella non è solo orribile in sé. A questo si aggiunge la privazione delle relazioni che sono controllate nei tempi e nei modi, spesso negate. Le condizioni igieniche e sanitarie, la fatiscenza delle strutture, il sovraffollamento, le violenze e gli abusi sono spesso da tutti taciute e nascoste. Ma anche i tentativi dignitosi di protesta e ribellione, individuali o collettivi, non trovano modo di scavalcare il confine delle recinzioni. Sta a tutti e tutte noi da fuori rompere questo muro e non lasciare che il silenzio sulla vita dentro le galere diventi una seconda condanna. Non abbiamo bisogno della benevolenza della grande stampa per raccontare le storie dei nostri amici e dei nostri cari, né per far uscire direttamente la loro voce"

Scarica e distribuisci liberamente i numeri 1, 2, 3, 4, 5 e 6

giovedì 20 marzo 2014

TORINO, 18 MARZO - Dopo una settimana di incendi, durante la quale la polizia si è limitata a minacciare i reclusi e a liberare la gente che non sapeva più dove rinchiudere, è iniziato il contrattacco repressivo nel C.I.E. di Corso Brunelleschi:in mattinata gli agenti hanno arrestato sei ragazzi nigeriani e un tunisino prelevato dall’isolamento sabato sera, accusandoli presumibilmente dei danneggiamenti degli ultimi due giorni. Si stima che al momento i reclusi rimasti al C.I.E. siano meno di una quarantina:le donne nell’area verde, e gli uomini in quel che resta in piedi:una stanza dell’area blu, la mensa dell’area viola, e qualche cella di isolamento. I reclusi raccontano infine di aver visto un idraulico e un elettricista di qualche ditta esterna lavorare alla ristrutturazione dell’area gialla. 19 MARZO - Continuano le ritorsioni della Questura contro i ribelli del C.I.E. Questa mattina una ventina di prigionieri nigeriani sono stati prelevati e portati all’aeroporto. Non si sa se siano stati portati a Roma e parcheggiati a Ponte Galeria (come accade quando bisogna riempire un charter di Frontex con i "senza documenti" nigeriani rastrellati in tutta Europa) o se invece i questurini siano riusciti ad organizzare una deportazione di massa tutta per loro, scaricandoli direttamente a Lagos. Non sappiamo neanche se tra di loro ci siano i sei arrestati nigeriani di lunedì, come sembrerebbe emergere dai lanci di agenzia. DOMENICA 23 MARZO (DALLE 18) PRESIDIO SOTTO ALLE MURA DEL C.I.E.

lunedì 17 marzo 2014

15 MARZO - Ricoperta di scritte e completamente circondata da celerini, carabinieri, investigatori in borghese e vigili urbani:così si presentava la sede regionale della Croce Rossa piemontese durante le due ore di presidio in solidarietà con la lotta dei prigionieri di Corso Brunelleschi. Cinquanta nemici delle espulsioni, tanti striscioni, battiture, discorsi al microfono e una serie di registrazioni di testimonianze da dentro che hanno illustrato cosa ci stiano a fare veramente i crocerossini dentro ai Centri. A metà presidio telefonano da Corso Brunelleschi per annunciare che dopo i roghi dell’altra domenica due altre stanze dell’isolamento sono appena andate a fuoco. Alle otto di sera un gruppo di solidali si ritrova fuori dal C.I.E. di Corso Brunelleschi per salutare l’ultimo incendio. Nel frattempo, da dentro i reclusi raccontano che la polizia ha prelevato un ragazzo dall’isolamento per portarlo non si sa dove. 16 MARZO - Nel primo pomeriggio i reclusi dell’area rossa danno alle fiamme l’ultima camera che era rimasta agibile. E mentre non si hanno ancora notizie del ragazzo portato via dalla polizia, i reclusi dell’isolamento cominciano a inveire contro i crocerossini e a spaccare suppellettili, perché da troppo tempo non vengono fatti uscire all’aria aperta. In serata, invece, è l’ultima camera agibile dell’area viola ad andare in fumo. Alle undici di sera, le prospettive per la notte sembra che siano queste:i prigionieri dell’area rossa dormiranno su dei materassi in cortile, quelli della viola invece nella camera, pur danneggiata, della mensa ma senza materassi. 17 MARZO - Nel C.I.E. di Torino restano agibili soltanto le cinque camerate dell’area femminile, una camerata dell’area blu e qualche cella di isolamento.

martedì 11 marzo 2014

SABATO 22 MARZO
INIZIATIVA AL
Ore 20:cena vegan e proiezione/diffusione di materiale
antipsichiatrico. Ore 21:30:concerto con Jilted (Alessandria),
Affranti (Savona), Smashrooms (Brescia). Entrata libera.
Consumazione intelligente per sostenere un posto
autogestito in Val Camonica.
KAG
Via Neziole n. 4, Pisogne
(Brescia)

martedì 4 marzo 2014

LECCE:NASCE IL BINARIO 68 OCCUPATO
Vogliamo tutto, riappropriamoci degli spazi - Quando la vita diventa ogni giorno piú misera e di fronte a se non si vede nient’altro che marginalizzazione ed esclusione, l’unica via percorribile é quella del conflitto permanente. Questi sistema reprime, lasciando morire spazi liberi e inutilizzati. Vogliamo che la cittá diventi un luogo aperto in cui a telecamere, sbirri, movida e turismo si sostituiscano socialitá, lo stare insieme e la gioia spontanea. Ecco perché abbiamo deciso di riprenderci un posto in disuso da anni, senza dover chiedere autorizzazione alle istituzioni e senza scendere a compromessi con esse; rifiutando in questo modo ogni tipo di autorità, esponendosi in prima persona, praticando l’autogestione dal basso. Attraverso la pratica dell’occupazione vogliamo esprimere una maniera diversa di intendere la vita ed rapporti umani, rompendo le logiche del profitto e della sopraffazione. In questo spazio vogliamo portare avanti tematiche di critica anticapitalistica ed antiautoritaria, organizzando lotte slegate da partiti e sindacati e supportando tutte quelle pratiche che in cittá sono diventate delle consuetudini radicate (sport popolare, cene sociali, cineforum, feste benefit, ciclofficina, biblioteca popolare, doposcuola per ragazzi, etc.). Noi con queste attivitá vogliamo far rivivere il quartiere attraverso la solidarietá ed il mutuo appoggio. Questi sono dunque alcuni dei motivi che ci hanno portato ad occupare, sicuri che in questo periodo storico (come anche in passato) sia una cosa giusta da praticare. BINARIO 68 OCCUPATO (Via Birago 68c)

sabato 1 marzo 2014

CONDANNE A MODENA - Il 24 Febbraio il tribunale di Modena (per mano del giudice Manuela Cortelloni) ha condannato tre imputati accusati di aver danneggiato il C.I.E. della città emiliana al termine di un presidio di solidarietà con i reclusi del 16 Giugno scorso. Le pene vanno dagli 8 mesi a 1 anno senza condizionale. Nel frattempo, il C.I.E. di Modena ha chiuso i battenti (grazie ai danneggiamenti provocati dai reclusi). TENTATE EVASIONI DAI C.I.E. DI TRAPANI E ROMA - Quattro giorni dopo l’evasione della settimana precedente, nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 Febbraio una trentina di reclusi hanno tentato nuovamente la fuga dal C.I.E. di Trapani, ma la polizia, presente in forze, è riuscita a bloccarli tutti. A Roma, in otto hanno provato a scappare nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 Febbraio, a una settimana di distanza da un precedente tentativo finito male. Sfruttando un vecchio buco nel muro, ricordo di una fuga passata, i fuggiaschi sono riusciti a raggiungere il perimetro del Centro, dove però l’allarme è scattato facendo accorrere la polizia. Gli otto sono stati rimessi in sezione con gli altri reclusi dopo aver passato tre giorni in isolamento. Nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 Febbraio, un nuovo tentativo di fuga dal C.I.E. di Trapani:in 7 scavalcano le recinzioni, 2 vengono catturati, cinque riescono a scappare.